Come avvenne per la Lamborghini Jota del 1970, realizzata attraverso una riprogrettazione della Miura, anche la Aventador J sarà in un pezzo unico.
La lettera “J” deriva in questo caso dalla regolamentazione della Federazione Internazionale Sport Automobilistico (FIA), il cui “Allegato J” definisce le norme tecniche per le vetture da competizione dei vari gruppi.
Ma è Filippo Perini, responsabile del centro stile Lamborghini a svelare interessanti retroscena sulla “scultura a cielo aperto”.
“Era il 14 gennaio quando l’amministratore delegato ci invitò a realizzare una vettura da esporre al salone di Ginevra” – rivela Filippo Perini.
Disegnai la vettura nel successivo fine settimana e tanta fiducia venne ripagata subito, dopo appena qualche ora. Uno fra i primi potenziali clienti, a cui venne presentata l’Aventador J si dimostrò subito interessato, tanto da versare dopo pochi minuti l’intera cifra che per la cronaca si aggira intorno a 2.1 milioni di euro esente tasse. In tutto ciò è importante sottolineare che l’auto è stata regolarmente immatricolata in Italia e che può quindi viaggiare su strada aperta.
Marco Rocca
15/03/2012 – 12:09