Mercato Auto: e l’Europa soffre
Il mercato europeo, nel mese di febbraio, registra un nuovo dato negativo: – 9,2% rispetto allo stesso mese del 2011 (il dato relativo a gennaio – febbraio è negativo per il 7,8%). Il dato arriva dalla raccolta dei dati dall’Europa dei 27 e dei paesi EFTA (Associazione europea di libero scambio che comprende anche non aderenti come Svizzera e Inghilterra). In particolare, nell’ambito di questo calcolo è da sottolineare che 4 dei 5 grandi mercati (Francia, Italia, Spagna e Gran Bretagna), che costituiscono complessivamente il 46% delle vendite totali del mese, a causa della performance negativa spingono al ribasso l’intero mercato continentale.
In Europa rallentano sempre di più le vendite ai privati, provocando un progressivo spostamento dell’ago della bilancia verso la società. Secondo Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, “è un segnale che si incrocia con il costante incremento dei costi di gestione dell’automobile, fenomeno che sta interessando in modo particolare anche il consumatore italiano”.
Germania: vendite ferme – Il mercato tedesco è stazionario. Nel corso del 2011 le vendite hanno cominciato a calare sicché attualmente il Paese è in una situazione di equilibrio. Per alcuni è un segnale negativo, che annuncia un nuovo scenario futuro in cui il mercato inizierà a calare. Alcuni significativi risultati ci sono già: diminuiscono gli acquisti privati, aumentano le vendite al noleggio e alle società. Sul fronte delle alimentazioni, le motorizzazioni diesel hanno raggiunto in febbraio il 50% di quota del mercato.
Francia: -20% – Il mercato dell’auto francese sconta il confronto il bimestre del 2011, quando il mercato stava beneficiando dello smaltimento degli ordini raccolti a fine 2010, quando erano ancora attivi gli incentivi. Da questa premessa, ci si attendono cali ancora più consistenti nei mesi successivi. Nel computo delle immatricolazioni, calano molto i segmenti A (-36%) e B (-27%). Rimangono dinamici gli acquisti delle società (+9,1%) e del noleggio (+4,5%). Il Diesel, in Francia, si conferma fortissimo: +74%.
Inghilterra: aspettando il cambio targa – In Inghilterra, a febbraio, ci sono state 61.868 immatricolazioni, -2,5% rispetto a febbraio 2011, -0,8% nel computo del bimestre. Il mercato inglese si avvicina a una particolare procedura di funzionamento del settore: il cambio di targa. Questo rende la situazione incerta e solo in marzo si potrà capire il vero stato di salute del comparto. I dati attuali indicano una crescita nel bimestre degli acquisti delle famiglie (+2,1%), contenuti in un modesto +0,6% per il solo mese di febbraio. La nazione è tuttavia in crisi sicché le condizioni attuali produrranno quasi certamente una futura fase di discesa.
Spagna: ritorno al passato – A febbraio 2012 il mercato spagnolo cala del 2,1%, il risultato peggiore degli ultimi 25 anni. Da ormai 20 mesi si registra un calo di immatricolazioni dei privati. Sono in diminuzione anche le vendite a società. Crescono quelle dei noleggi. A causa del progressivo invecchiamento del parco circolante, l’associazione nazionale dei costruttori, l’ANFAC, ha chiesto al Governo aiuti concreti vista l’incidenza del settore sul PIL nazionale (5%) e sul livello dell’occupazione (10%).
L’Italia – Tutti i grandi Gruppi sono in discesa, ad eccezione del Gruppo Hyundai-KIA che piazza un ottimo risultato: +20% (grazie a un +43% di Kia). Male il Gruppo FIAT: i marchi del lingotto (tutti in discesa ad eccezione di Jeep/Dodge, in crescita) producono un risultato negativo pari al 20%. Alfa Romeo perde il 35%, Ferrari il 50%, Maserati oltre l’80%. Lancia/Chrysler contiene le perdite (-4%).
In crescita il Gruppo Jaguar – Land Rover (+26%), Porsche (anche se molto rallentata: 1,27%) e Lamborghini, che piazza un clamoroso +275%.
Risultati molto negativi arrivano da Mitsubishi (-44%), Mazda (-45%), Tata Motors (-89%), DR Motor (-82%), Infiniti (-62%), Aston Martin (-87%, 1 sola vettura immatricolata in Italia nel mese di febbraio).
Alvise Seno
15/03/2012 – 18:24