Il mercato dell’auto continua a soffrire. Nel mese di marzo 2012, al confronto con marzo 2011, sono stati immatricolati 137.137 veicoli, il 26,7% in meno. Il dato del primo trimestre disegna un mercato in negativo: 21,0% in meno al confronto con i primi tre mesi del 2011.
Jacques Bousquet, Presidente dell’UNRAE, individua con precisione le cause: “L’effetto della crisi congiunturale, l’aumento continuo del prezzo dei carburanti, la forte crescita delle assicurazioni RC Auto, l’assenza di credito alle imprese, unito alle mancate consegne per lo sciopero delle bisarche è stato un mix letale”.
Ma la situazione potrebbe aggravarsi nei prossimi mesi. Gli italiani, infatti, dovranno vedersela con le addizionali IRPEF di fine marzo, l’aumento delle aliquote IVA previsto per settembre e la nuova IMU (sostitutiva dell’ICI) che arriverà a giugno. Su questo dato pesano le informazioni sullo stato di salute dell’economia: -1,6% di PIL e disoccupazione al 9,3% nel primo trimestre.
Il primo trimestre del 2012 (responsabile, statisticamente, del 30% delle vendite di tutto l’anno) conferma la tendenza al ribasso dei dati di vendita. Si arriverà a fine anno con un dato, secondo le previsioni, al ribasso, che avrà ricadute sul settore: si stima che oltre 350 concessionari siano destinati alla chiusura, con una perdita di occupazione di circa 10.000 persone.
Male il Gruppo FIAT – Fiat perde il 36%, Lancia (grazie alla nuova Ypsilon) sta soffrendo meno dellAlfa che perde il 29,5%. Nel settore luxury, Ferrari perde il 41% e Maserati quasi l’80%. Jeep/Dodge è l’unico marchio in positivo del Gruppo, con il 33,6%. Rispetto al marzo del 2011 la quota di mercato del Lingotto è passata dal 29,61% al 26,01%. In una nota, il Gruppo ha fatto notare che questo risultato di vendita riporta indietro di oltre 30 anni: è dal 1980, infatti, che non si vendevano così poche vetture del Gruppo FIAT.
Gli altri marchi – Tra i peggiori spiccano Honda (-85%), Mazda (-43%), Ssangyong (-49%), Lexus (-53%), DR Motor (-81%), Infiniti, (-80%) e Lamborghini (-57%).
Nell’ambito dei grandi Gruppi, tutti i marchi legati al Gruppo Audi-Vw stazionano sulle conquistate quote di mercato. Peggio BMW (-33%) e Mini (-16%); contiene le perdite Mercedes (-10%).
Peugeot e Citroen perdono entrambe il 25%, il Gruppo Renault-Nissan il 17%, Ford il 38%, Opel il 24% e Toyota quasi il 29%.
Gli unici marchi in crescita – Hyundai (+11%), Dacia (+24%), Kia (+27%), Land Rover (+60%), Subaru (+1,3%) e Porsche (+10,6%) sono gli unici marchi che riescono a piazzare un risultato positivo sul mercato.
Alvise Seno
04/04/2012 – 12:56