Nuova Hyundai Santa Fe: buona la terza
Come già annunciato qualche giorno fa da alcuni teaser fatti girare in rete dalla stessa Hyundai, ecco la versione definitiva esposta proprio in queste ore al Salone dell’Auto di New York, della terza generazione della Santa Fe.
Voci di corridoio le avevano attribuito in un primo momento il nome di ix45 (coerente con gli altri modelli della gamma attuale) poi evidentemente accantonato in favore della tradizione, fondamentale per noi italiani. Va detto che per la prima volta, e ricordo che il primo modello della famiglia risale al 2000, il progetto della nuova Santa Fe è stato tarato sulle preferenze degli automobilisti europei, anziché su quelle degli americani, come avveniva in precedenza. Le dimensioni sono quindi generose ma non proibitive per le nostre strade. Da paraurti a paraurti la SUV fa segnare 4,69 metri per 1,88 di larghezza e 1,68 in altezza.
Al di là dellingombro, di poco superiore a quello del modello che sostituisce, la Santa Fe si allinea ai canoni stilistici delle Hyundai più recenti. Diventano caratterizzanti del suo stile l’ampia griglia esagonale, la linea ribassata del padiglione insieme al parabrezza e al lunotto molto spioventi oltre a dettagli secondari come il doppio terminale di scarico e i cerchi cromati da 19 pollici con finitura brunita.
Nuova trazione integrale – La nuova Santa Fe introduce un sistema di trazione integrale on demand rivisto e migliorato. La forza motrice distribuisce la coppia, normalmente riservata solo all’assale anteriore (quindi trattasi di una vera e propria trazione anteriore) anche a quello posteriore privilegiando le ruote o la ruota con maggior aderenza al suolo, cosi da conferire il miglior grado di tenuta possibile in quel momento. Certo la trazione integrale è tutta un’altra cosa ma li sistema on demand, adottato da molti costruttori per ridurre i consumi di una classica 50 e 50, è molto efficiente. Chiudono il quadro sospensioni posteriori di tipo autolivellante che mantengono costante lassetto della vettura a prescindere dal carico e dai passeggeri trasportati.
La scelta dei motori – La gamma motori sarà composta da un benzina e due Diesel con potenze comprese fra 150 e 200 CV, di cui Hyundai rende noti ancora pochissimi dettagli. Il più piccolo Diesel 2.0 R da 150 CV munito della turbina a geometria variabile VGT sviluppa una coppia poderosa di 382 Nm, risultando già omologato per le normative Euro 6. Emette 155 grammi di CO2 al chilometro e può essere abbinato ad una trasmissione manuale o automatica a sei rapporti.
Sarà prodotta a Ulsan, in Corea del Sud, nellimpianto più grande del mondo, da cui escono 1.800.000 vetture lanno (tra le quali la i40, la Veloster, la Genesis Coupé). Il lancio in Europa, e dunque anche in Italia, è previsto per il prossimo mese di novembre: i prezzi e le dotazioni (che comunque rispecchieranno le abitudini commerciali della Hyundai) devono ancora essere definiti.
Marco Rocca
10/04/2012 – 12:02