Casey Stoner – Addio alla MotoGP
Il pilota australiano della Honda annuncia l’addio alle competizioni dopo sei anni nella massima serie e due (forse tre…) Mondiali vinti.
La notizia era nell’aria da tempo, ma nessuno avrebbe scommesso che sarebbe arrivata così presto. Invece, proprio ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Gran Premio di Francia, che si correrà dopodomani a Le Mans, Casey Stoner ha lasciato tutti senza parole annunciando il suo ritiro a fine stagione.
“Sprecare la vita è peggio” – Il pilota australiano, attualmente in testa alla classifica iridata davanti a Jorge Lorenzo, non usa mezzi termini per spiegare ai giornalisti e ai suoi tifosi la scelta: “Avevo detto che avrei continuato finché mi fossi divertito. Questo sport non è più quello amavo; la passione è finita e con essa il divertimento”. E a chi gli contesta di sprecare un immenso talento, Casey risponde che sprecare la vita è molto peggio.
Una carriera lampo – Certo, il suo ragionamento non fa una grinza. E per lui, ragazzino prodigio delle due ruote, che a soli 26 anni ha già una moglie e una figlia, non sarà difficile trovare nuovi stimoli per vivere sereno. D’altra parte, però, agli addetti ai lavori, e non solo, qualche dubbio rimane. Arrivato nella MotoGP nel 2006, Stoner ha vinto due titoli mondiali con Ducati e Honda. Ma la sua può davvero essere una carriera degna di essere ricordata? È vero, si possono citare altri esempi di folgoranti quanto brevi carriere, come quella del nuotatore Ian Thorpe, connazionale di Casey, che vinse la prima medaglia d’oro a 16 anni e si ritirò a 24, o quella della tennista Martina Hingis, numero 1 del ranking mondiale a 17 anni, ritiratasi a 23 (entrambi poi hanno tentato di rientrare a distanza di anni).
Ma quella di Stoner? Il primo anno in MotoGP cadeva sempre, ma riuscì comunque ad arrivare 8° nel Mondiale. Poi ha vinto il suo primo titolo in sella a una Ducati, che sul rettilineo dava 20 km/h alla Yamaha di Valentino, nella stessa stagione in cui i piloti co le Michelin presero 40 secondi a Laguna Seca da quelli gommati Bridgestone… L’anno scorso sappiamo tutti com’è andata. La Honda era imprendibile e mentre Rossi tentava di fare il “meccanico” ai box Ducati, Lorenzo e la sua Yamaha hanno chiuso il campionato con 90 punti di distacco dall’australiano.
Questa la cronaca e poco altro c’è da aggiungere. Memorabile il duello, sempre a Laguna Seca, con Rossi, che alla fine, però, Casey ha perso finendo nella sabbia. Resta per molti un rebus, poi, nel 2009, il ritiro (ufficialmente per stress) dagli ultimi GP della stagione, simbolo, forse, di una bravura minata da una certa fragilità psicologica. Inutile dire, per concludere, che se incolpiamo Vale di non avere più fame, a 33 anni e con 9 titoli mondiali vinti, non possiamo che rimanere leggermente perplessi di fronte a un simile atteggiamento remissivo. Ma le scelte di vita sono propria e forse, la propria di vita, Stoner vorrà viverla con altre opzioni, magari proprio in Australia.
Il futuro della Moto GP – A questo punto, come per la zona Euro se la Grecia dovesse dire addio alla moneta unica, si prefigura un triste scenario per la MotoGP, già minato dalla noiosa prevedibilità degli ultimi Gran Premi. E se anche Vale optasse per la Superbike…
André Rossi
18/05/2012 – 18:08