Headbanger Test Drive
L’emotività per custom… su misura
Good vibrations, cromature, suoni scoppiettanti, odore di benzina e molta personalità: sono caratteristiche che non vengono meno quando si ha il coraggio di mettersi in sella alle forti personalizzazioni dell’italianissima Headbanger di Rovato.
Qualche giorno fa, in Franciacorta, la Headbanger ha messo a disposizione per un test ride tutta la sua gamma, comprese le ultime nate: l’appariscente Summertime e la grintosa Woodstock Boogie.
Ovvero una famiglia di custom che vive di un clan di emotività, rese ancor più peculiari dalle infinite possibilità di idealizzazione del proprio giocattolo che consentono praticamente di farsi “cucire” tra le mani una moto su misura, in base ai propri gusti e alle più colorite esigenze: una specie di opera di sartoria vestiario-meccanica, realizzata da mani esperte, anche in nome dell’eccellenza del Made in Italy, che sconfina anche in altri Paesi, come dimostrano le richieste in Francia, Olanda, Belgio.
Abiti ribelli – Certo, non si tratta di moto comuni, e i compromessi da accettare non mancano. In parte per il prezzo non esattamente “low-cost”, in parte per postura e maneggevolezza, che ispirano più lunghi viaggi autostradali in solitaria piuttosto che un utilizzo quotidiano nel traffico cittadino. D’altra parte, chi ama veramente questa tipologia di moto non troverà controindicazioni nel possedere un pezzo unico, capace di trasmettere “particolari vibrazioni”. E senza rinunciare alla tradizionale presenza dei carburatori (per ora), anche se poi, libretto alla mano, si scopre che ogni Headbanger rispetta l’omologazione Euro 3.
Easy-Rider post-moderni – Dopo la conferenza stampa, eccoci finalmente di fronte a tutta la gamma di moto “ignoranti” – come amano chiamarle a Rovato e d’intorni – per il primo test dinamico della giornata, dove si deve entrare in sintonia con il tipo di guida e lo “stile di vita” che queste moto esaltano.
Significa far parte anche spiritualmente di un gruppo di bikers “american style”, con un apripista d’eccezione: il guru del marchio bresciano, Luciano Andreoli.
E così, in una frazione di secondo, da luogo dove l’autodromo Daniel Bonara, velocità e staccate in pista la fanno da padrone, la Franciacorta riprende la sua tradizione di tranquilla località viticola, dove godersi queste moto nella loro essenza profonda, magari a cavallo di una Foxy Lady Bobber Edition.
Stile Jimi Hendrix – Nella famiglia è in assoluto lei la più comoda, con una sella che può accogliere anche un passeggero e un bel serbatoio da 18 litri, aspetti che la rendono ideale anche per i lunghi spostamenti. A dispetto dei pregiudizi, il manubrio ape hanger della Foxy non influisce sulla stanchezza delle braccia, così come la seduta comoda e le pedane spaziose, posizionate un po’ lunghe ma che l’abitudine fa sembrare perfino alla giusta angolazione. Non si pensi, però, a una moto tranquilla e paciosa: il giro del gas porta a un’immediata risposta del Revtech di 1.640 cc, con buon orgoglio della sua potenza e della sua voce; sensazioni tali da farti venire voglia di non appoggiarti alle pedane…
Cautamente maneggevole, nonostante i suoi 250 kg a secco, e con tutti i principali comandi a portata di… “dito”, può diventare una compagna di viaggio fuori dal comune.
Un tuffo nel passato – Scesi dalla “Lady”, prendiamo la sella della sorella minore (solo per dimensioni) Gipsy Soul, che è perfino diventata la nostra preferita. Le cromature sik si sprecano e la forcella Sringer che si appoggia su una ruota con cerchio da 16” (ma si può montare anche da 21”) strizza l’occhio al manubrio drag bar, che completa il suo look rendendolo davvero grintoso e accattivante. Rispetto alla Foxy la bilancia segna 20 kg in meno – complice il serbatoio da soli 9 litri – a vantaggio della maneggevolezza, anche nel misto. La Gipsy fila con naturalezza, nonostante la sella “Old Style” a molle, ma ben sagomata. Quando ci entri in confidenza, è il brivido che segue il gusto del viaggiare, permettendosi perfino una guida più “spinta”, tra gli obiettivi raggiungibili dopo pochi chilometri di amicizia.
Tra le novità – Si passa al nostro turno di “assaggiare” la nuova Summertime: ruote strette, manubrio T-bar e un piccolo sissy bar posteriore sono tra i suoi tratti distintivi, oltre alla colorazione dall’effetto quasi psichedelico. La guida, in questo caso, è risultata un po’ meno pratica a causa del t-bar che, per contro, ripaga con la sua originale estetica. Giusto per ricordare che tutte le Headbanger sono moto “a la carte”, personalizzabili a piacimento, segnaliamo che la Summertime è disponibile anche in versione bobber.