Suzuki Jimny Shiro Classico in edizione limitata
Credo sia tra le auto più riuscite della storia, oltre che longeve, e oggi, più di tante altre rispecchia in pieno le necessità di un periodo storico in cui piccolo è bello, e se consuma poco e viaggia anche (davvero) in fuoristrada lo è ancor di più.
Tutto ciò non è frutto dell’era moderna ma di oltre vent’anni di “concretezza giapponese” (la sua antenata si chiamava SJ e poi Samurai), che come al solito è riuscita a veder lontano quando altri viaggiavano a un palmo dal loro naso.
Oggi la Suzuki Jimny è un classic-love che si rinnova con un’edizione limitata di soli 150 esemplari. L’hanno chiamata Shiro che in giapponese vuol dire bianco, proprio come il colore della carrozzeria.
L’idea è quella di proporre la bandiera del Sol Levante. Cosi la copertura della ruota di scorta si tinge di rosso con tanto di ideogramma “Shiro”. Nel contesto “review” rientrano i paracolpi angolari neri per l’esterno e nuovi elementi in bianco fra cui le mascherine delle bocchette d’aria e l’anello presente a contorno della leva del cambio per l’interno.
Unica come per il modello “standard” la scelta del propulsore che per forza di cose deve attualmente approvvigionarsi del 1.3 benzina da 85 cavalli, non foss’altro perché unico in gamma dopo l’uscita di produzione del Diesel.
Per i 150 acquirenti Suzuki ha previsto, compreso nel prezzo (di 17.553 euro) un corso di guida in fuoristrada denominato “Off Course” di 2 giorni organizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Fuoristrada (FIF) che si svolgerà presso l’area test di Palagano (MO).