La A1 potrebbe diventare inutilizzabile?
Sono noti i problemi della Variante di Valico, il nuovo tratto autostradale in costruzione sulla A1 che da Bologna, attraversando gli Appennini, giunge a Firenze. La mega opera cantierizzata da una società dell’ex-ministro delle Infrastrutture del Governo Berlusconi Pietro Lunardi ha risvegliato pericolose frane nella zona di Ripoli dove è in corso lo scavo di una galleria.
Nella giornata di ieri i tecnici del Cnr e dell’Ispra venuti da Roma su invito del prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, hanno emesso il loro verdetto sulla natura delle frane che da ormai mesi stanno avendo effetti disastrosi: molte case di Ripoli sono state evacuate e le stesse gallerie hanno subito alcune modifiche a causa degli spostamenti della montagna.
Il risultato della loro relazione non blocca i lavori ma chiarisce che proprio questi lavori sono la causa degli eventi franosi. A partire dalla denuncia della scarsa qualità degli studi geologici preliminari della zona prima di iniziare a perforare la montagna, la conclusione è chiara: “L’analisi delle serie storiche di deformazione (…) ha evidenziato come l’area della frana interessata dalla frana antica di Santa Maria Maddalena non abbia subito movimenti nel periodo compreso tra il 2003 e il 2010”.
Il futuro – Anche se viene escluso un crollo repentino delle gallerie dovuto a una frana di forte intensità, gli studi concludono che nel corso del tempo essa produrrà danni irreversibili alle gallerie,che le renderanno, di fatto, inutilizzabili. Come a dire che la Variante di Valico, prima ancora di essere inaugurata, rischia di diventare un’opera inutile e potenzialmente dannosa per la popolazione.
Intanto, verrà installato a Ripoli un presidio di Protezione Civile per monitorare le frane e un sistema di allarme abbinato a un piano di evacuazione per prepararsi nel migliore dei modi a possibili crolli. I quali certamente avverranno ma non è dato sapere quando e con che intensità.