Come ci sono arrivati – L’obiettivo nella storia di Mazda è sempre stato quello di far coesistere basse emissioni, consumi ridotti e prestazioni eccellenti in un’auto che fosse alla portata di tutti. Per riuscirci la Casa giapponese è partita da zero; no a vecchi concetti o tecnologie già in uso come punto di partenza.
Questa rivoluzione si chiama Skyactiv Technology e la Mazda CX-5 ne attinge a piene mani prevedendo motori che forniscono un rapporto di compressione straordinario con il 15% in più di coppia, una carrozzeria del tutto rinnovata e di 100 kg più leggera rispetto alle precedenti ma più rigida e resistente, un cambio automatico intelligente tanto da adeguare i numeri dei giri al cambio di marcia più velocemente di uno a doppia frizione.
Ridurre tale rapporto significa diminuire la pressione e la conseguente temperatura di compressione nel punto morto superiore del cilindro consentendo una migliore miscelazione di aria e di carburante grazie a un’accensione più lenta. La fasatura della combustione è stata, quindi, ottimizzata grazie all’accoppiamento del motore Skyactiv-D con una turbina a doppio stadio; questa operazione ha permesso, secondo la Casa, di mantenere al minimo le emissioni di NOX e di fuliggine.
Con lentrata in vigore della norma Euro 6 le emissioni di ossidi di azoto prodotte da veicoli a motore Diesel dovranno essere ridotte in misura considerevole. Ad esempio, quelle prodotte dalle automobili e da altri veicoli destinati al trasporto non potranno superare il limite massimo di 80 mg/Km (ossia una riduzione supplementare di più del 50 % rispetto alla norma Euro 5). Grazie a queste tecnologie tecniche lo Skyactiv-D è in grado di soddisfare già da oggi gli standard imposti dalla normativa Euro6, che sarà applicabile dal 1° settembre 2014 per quanto riguarda il rilascio dellomologazione e dal 1° settembre 2015 per quanto riguarda limmatricolazione e la vendita dei nuovi tipi di veicoli.
Marco Rocca
20/06/2012 – 15:42