A gonfie vele sul mercato americano, in profonda crisi in Europa.
L’attuale situazione del Gruppo Fiat-Chrysler guidato dallAD Sergio Marchionne evidenzia una situazione a due facce. Oltre oceano il numero uno del Gruppo viaggia come un ariete, annunciando che nelle prossime settimane FIAT salirà al 61,8% in Chrysler.
Marchionne, del resto, ha già più volte ribadito di non avere “il minimo dubbio sul fatto di conquistare il resto”, anche se l’acquisto del restante 41,5% (ora 38,2%) in mano al fondo di investimento Veba non sarebbe immediato.
In Europa la situazione del Gruppo FIAT è a macchia di leopardo ma, complessivamente, negativa. In Italia, poi, il manager italo-canadese, sta perdendo continuamente quote di mercato e in questa situazione ha recentemente dichiarato che se la crisi del mercato dovesse perdurare, uno degli stabilimenti potrebbe chiudere. Frattanto, dal prossimo settembre oltre 2.500 dipendenti “colletti bianchi” saranno in cassa integrazione.
Del resto, se per FIAT adesso è la volta della 500L, pronta al debutto in listino, e di una possibile versione SUV, la 500X, la situazione non appare rosea per gli altri marchi.
Alfa Romeo appare sempre più un marchio lasciato a sé stesso. Da molti mesi non ci sono più nuovi modelli. La tanto agognata Alfa Romeo 4C, da notizie in nostro possesso, sembra essere stata bloccata per mancanza di fondi. Apprendiamo, inoltre, che l’accordo con Mazda sarebbe saltato.
Del resto, si dice che questo non avesse ad oggetto la creazione di una possibile nuova Alfa Romeo Duetto su base Mazda MX-5 ma su qualche modello Fiat (come la Bravo). In tutto ciò si inserisce l’attuale trattativa con Audi. I colloqui con i tedeschi sarebbero in corso e questi avrebbero effettivamente recentemente visitato gli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano. Per la fine del 2012 sono attese “grosse novità” sull’argomento.
Maserati ha nel cassetto la Baby Quattroporte, la nuova Quattroporte, si dice una versione a motore centrale della Granturismo e la Kubang. Invero la rete di vendita in tutto il mondo si sta fortemente rafforzando ma a tutt’oggi mancano delle evidenze empiriche sul futuro del brand.
Lancia ha recentemente lanciato la Flavia confermando la sua strategia di ottenere nuovi prodotti “brandizzando” modelli Chrysler. Una strategia che certamente “premia” sul piano economico consentendo di ridurre l’investimento ma, risultati alla mano, i nuovi modelli, complice anche la crisi, elemento sempre da tenere in considerazione, non sembrano essere in grado di portare quell’immagine di “made in Italy” che tanto servirebbe a un marchio storico come Lancia.
Abarth, infine, continua ad affidarsi alla 500 e a continue nuove versioni. Della piccola sportiva torinese è prossima alla conclusione la tiratura delle Tributo Ferrari (1.695 esemplari). Da settembre inizierà la produzione della Tributo Maserati (499 unità) della quale pare siano giunte numerose richieste.
Alvise Seno
05/07/2012 – 11:43