Mercedes-Benz CLS Shooting Brake
Il lungo cofano del motore, i bassi finestrini “a giorno” e il tetto inclinato dinamicamente verso la parte posteriore e protratto fino alla coda, rappresentano gli elementi stilistici principali della Mercedes-Benz CLS Shooting Brake.
Si tratta di un’auto “shooting”, quindi con fisionomia “inconsuetamente poliforme”, lunga 4.956 mm, larga 1.881 e alta 1.413 mm che coniuga magistralmente tre tipologie differenti di carrozzeria: coupé, berlina e wagon.
Quest’ultima configurazione della ricetta si percepisce tanto dal terzo vetro laterale, quanto dall’ampio portellone ad apertura automatica che dà accesso a un ampio vano bagagli dove poter stipare e fissare varie valige, come delle classiche sacche da golf. In particolare, il pianale di carico è realizzato in legno di ciliegio che, alla luce degli intarsi in quercia affumicata, crea un affascinante contrasto con le pratiche guide in alluminio disponibili a richiesta. In altre parole l’ispirazione è tratta dai ponti degli yacht; un mix tra raffinatezza e precisione maniacale.
Gli interni seguono i principi di personalizzazione tipicamente Mercedes-Benz, tant’è che sono disponibili cinque differenti tonalità, altrettante versioni di inserti e tre qualità di pelle. Inoltre, il cliente ha la possibilità di sbizzarrirsi nella scelta fra esclusive selezioni di legni pregiati, ovvero radica di noce marrone lucida, frassino nero lucido e pioppo marrone chiaro opaco. Come se non bastasse, il look dell’abitacolo può essere arricchito dagli allestimenti color porcellana, provenienti nientemeno che dalla Classe S, nonché gli inserti in nero Pianoforte o in carbonio/nero Pianoforte firmato AMG.
La CLS Shooting Brake mostra finiture assai accurate dei materiali con superfici metalliche che si alternano tra opache e lucide.
A livello tecnico, l’ultima nata della Stella a tre punte supera di gran carriera il classico conflitto di obiettivi generato tra il peso contenuto e la resistenza elevata. Questo risultato è dovuto sostanzialmente all’impiego dell’alluminio per portiere, portellone posteriore, cofano motore, parafanghi anteriori, diversi profili portanti e i principali componenti di telaio e propulsore.
Anche l’aerodinamica offre un notevole apporto all’efficienza complessiva; lo testimoniano la sezione frontale di 2,30 m2, il Cx pari a 0,29 e la superficie di resistenza all’avanzamento di 0,67 m2.
Quanto alle motorizzazioni, vi sono a scelta due unità diesel e altrettante alimentate a benzina, tutte abbinate al rapidissimo cambio automatico 7G-TRONIC PLUS e con funzione ECO start/stop.
La trazione è posteriore, ma sono disponibili anche due versioni con trasmissione integrale: CLS 350 CDI 4MATIC BlueEFFICIENCY e CLS 500 4MATIC BlueEFFICIENCY.
Soffermandoci sui propulsori, la gamma parte dal 4 cilindri in linea turbodiesel CDI 2.143 cc da 204 CV e culmina nel V8 4.633 a benzina erogante 408 CV, passando per le unità V6 CDI 2.987 cc 265 CV e V6 a benzina 3.498 cc 306 CV. Ovviamente la dotazione di sicurezza è di prim’ordine, comprendendo, ad esempio, una decina di sistemi di assistenza alla guida che contribuiscono ad evitare gli incidenti stradali.
Forse fin dal principio dell’articolo vi sarete chiesti che origine abbia il nome Shooting Brake di questa filante Mercedes-Benz. In dettaglio, il termine inglese Break identificava un tempo i carri utilizzati per spezzare (“to break”) la resistenza dei cavalli non domati e per frenarne (“to brake”) il movimento, così da poterli utilizzare come animali da lavoro. Dal momento che nelle operazioni i carri potevano essere danneggiati, non si utilizzavano quelli necessari ad altri scopi; in ogni caso i Break/Brake avevano sovrastrutture leggere, spesso variabili, che servivano soltanto a trasportare l’occorrente per la caccia. Tale veicolo, utilizzato quindi per la caccia (in inglese “shooting”) era chiamato Shooting Brake o Shooting Break. Queste due ultime definizioni vennero “rispolverate” negli Anni Sessanta e Settanta per alcune automobili sportive a due porte, che abbinavano il lusso e lo stile di un coupé con un vano bagagli e un portellone più ampi.
Così, l’ultima variante della CLS è una della prime Shooting Brake a cinque porte al mondo, mantenendo fede allo spirito fortemente innovativo del modello. A tale riguardo infatti la CLS originaria del 2004 fu la prima coupé-berlina in assoluto, tant’è che la concorrenza si trovò spiazzata e costretta ad inseguire.
Gianmarco Barzan
12/07/2012 – 17:54