Forte del successo commerciale che ne fa una delle Maserati più vendute di tutti i tempi, la GranTurismo si rinnova portando al debutto l’inedita versione Sport.
Ora il propulsore 8 cilindri a V di 4,7 litri con manovellismo a croce sviluppa 460 CV di potenza massima, in luogo dei precedenti 440, grazie alle modifiche attuate sia alla centralina elettronica di alimentazione sia al processo di combustione.
Inoltre, in virtù dello schema Transaxle, il cambio elettroattuato comporta una ripartizione decisamente “racing” tra i due assi: 47% anteriormente e 53% posteriormente, contro il rapporto 49:51 della configurazione a trasmissione automatica.
Tali differenze si percepiscono praticamente solo nella guida al limite in pista, dove una distribuzione ottimale delle masse allontana il sottosterzo e favorisce il comportamento neutro. Molto probabilmente però il cambio automatico a convertitore di coppia sarà di gran lunga il preferito dalla clientela, in quanto associa un comfort eccellente, a velocità nei passaggi di marcia non molto dissimili rispetto all’elettroattuato.
Utilizzando l
Quanto alle sospensioni, la nuova GranTurismo Sport è dotata della tecnologia Sport Skyhook, un’evoluzione del sistema continuo di controllo dello smorzamento sospensioni che rende la vettura ancora più reattiva e divertente da guidare, aumentando al tempo stesso il comfort.
In modalità Sport il comportamento è preciso e veloce nelle reazioni, mentre assorbe egregiamente le sconnessioni del fondo stradale adattandosi in maniera continua. Il tutto si traduce in caratteristiche dinamiche superiori alla norma.
Quanto all’argomento stile della vettura, molto è stato rivisto in chiave sportiva senza far soffrire l’eleganza. Spiccano gli inediti paraurti, i gruppi ottici anteriori con luci diurne a LED e il Tridente cromato con fregi rossi che campeggia sulla calandra.
Calandra che, al pari delle altre GranTurismo, trae ispirazione dalla Maserati 250 F di Formula 1 nata nel 1957. Inoltre, sotto gli imponenti cerchi Astro Design da 20” fa bella mostra di sé l’impianto frenante che si avvale della tecnologia Brembo dual-cast, accoppiata ad una pinza monoblocco a 6 pistoni anteriormente e a 4 posteriormente. Il disco, in versione baffata e forata, è realizzato in ghisa ed alluminio e consente di ridurre il peso tra il 15 e il 20% , garantendo infine la massima resistenza all’affaticamento.
Particolarmente importante è l’inedito design dei sedili, sia anteriori sia posteriori, che oltre a rivedere l’aspetto estetico consente maggiore contenimento durante la guida sportiva. Difetti? Gli sportelli degli airbag laterali ormai non compaiono nemmeno sulle utilitarie, mentre l’impianto di navigazione satellitare è invero un po’ superato. Ma basta girare la chiave d’accensione e ascoltare la “sinfonia” del V8 Maserati per dimenticarsene.
Gianmarco Barzan
16/07/2012 – 18:25