Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un’azienda del centro di Milano, la Mediolanum Parking e da oggi l’Area C, entrata in vigore lo scorso 16 gennaio, non è più in vigore.
La congestion Charge voluta dal sindaco Giuliano Pisapia è stata introdotta per cercare di arginare il pesante fenomeno di inquinamento acustico e atmosferico che caratterizza il centro del capoluogo lombardo.
Ma l’autorimessa Mediolanum Parking, con sede in pieno centro città, aveva chiesto al Tar la sospensione del provvedimento. Nononostante il TAR stesso l’avesse rigettato, i titolari, che spiegano nella loro azione di essere stati fortemente danneggiati dal provvedimento, hanno fatto ricorso alla Quinta Sezione del Consiglio di Stato. Quest’ultimo ha ribaltato la sentenza, dando loro ragione.
Il TAR della Lombardia, ora, dovrà nuovamente pronunciarsi sulla questione. L’udienza è prevista per il mese di ottobre o novembre ma probabilmente, sarà anticipata.
Nell’attesa, il Consiglio ha bloccato il provvedimento dell’Area C e da oggi tutti i veicoli considerati “inquinanti” (le auto ibride e i veicoli elettrici non sono soggetti al pedaggio di ingresso) possono entrare nelle zone più centrali di Milano senza obbligo di pagare la tassa.
Va comunque osservato che, dal suo ingresso, l’Area C ha portato degli indubbi benefici ai milanesi: traffico diminuito del 34%, minori incidenti, minor inquinamento.
Si levano, in merito alla decisione del Consiglio di Stato, non poche proteste. L’Assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran e gli ambientalisti, ad esempio, fanno notare come abbia prevalso, in questo caso, un interesse privato a scapito di quello di un’intera città.
Soddisfatto, invece, il sindaco di Basiglio Marco Flavio Cirillo (Pdl): “Non conosciamo nei dettagli la motivazione del Consiglio di Stato, ma sul principio siamo d’accordo”. Lo scorso inverno il comune di Basiglio era stato il primo a organizzare una raccolta di firme per abolire l’area C.
Alvise Seno
26/07/2012 – 13:22