Prezzi carburante: superati tutti i record
Da ferragosto i prezzi del carburante hanno iniziato una pericolosa deriva in salita. Il prezzo del greggio al livello internazionale si sta alzando a causa del rafforzamento del dollaro sull’euro e questo sta avendo ripercussioni immediate sui prezzi alla pompa.
Il risultato è che in questi giorni i prezzi medi serviti sono a 1,924 euro/litro per la benzina, 1,809 per il diesel e 0,778 per il Gpl. Secondo i risultati di una statistica nazionale condotta in questi giorni su un campione di distributori, il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalita servito) va dall1,914 euro/litro di Esso all1,924 di IP e TotalErg (no-logo a 1,824), fino ad arrivare a quote oltre i 2 Euro in alcuni distributori. Per il diesel si passa dall1,798 euro/litro sempre di Esso all1,809 di IP (no-logo giù a 1,700).
Ma a livello territoriale, i prezzi raggiungono nuovi record: in Toscana e Liguria, complici le addizionali regionali, è stato raggiunto il prezzo astronomico di 2,019 euro/litro mentre è stato registrato a Sud il prezzo più alto per il il diesel: 1,850 euro.
Nell’ultimo weekend appena trascorso ENI ha praticato per la penultima volta la campagna Riparti con ENI, proponendo la benzina a 1,75 euro e il gasolio a 1,65 euro in modalità SELF. Il prossimo weekend del 3 settembre sarà l’ultimo, ma non è escluso che in questo scenario i maggiori marchi proporranno nuove iniziative.
Federconsumatori fa notare che, rispetto allo scorso anno, in questo periodo gli automobilisti stanno pagando circa 16 euro in più per ogni pieno di carburante. Le fa eco la Coldiretti che sottolinea come “Il record del prezzo del pieno di benzina ha un effetto valanga sulla spesa delle famiglie in un Paese come lItalia dove l88% delle merci viaggia su strada”. E ancora: “fare il pieno in una automobile con un serbatoio di 60 litri e arrivato a costare 120 euro, un importo superiore ai 111 euro che mediamente le famiglie italiane spendono ogni settimana per fare la spesa, secondo lIstat. Un litro di benzina viene a costare – conclude la Coldiretti – come un chilo di pesche ma il prezzo ha superato del 40% il chilo di pasta e del 50% il un litro di latte. Un rapporto di cambio che non e eticamente ed economicamente sostenibile e che mette a rischio al ripresa del Paese”.
La Francia abbassa i prezzi – Mentre nel nostro Paese, si è calcolato, la spesa per il mantenimento dell’auto è raddoppiata nel giro di 20 anni, in Francia sono stati annunciati tagli ai prezzi dei carburanti fino a 6 centesimi al litro.
Il ministro dell’Economia Pierre Moscovici, parlando dell’iniziativa, ha spiegato che questa sarà ripartita tra lo stato e i petrolieri. Quella che sta per partire sarà un’operazione temporanea, della durata di tre mesi, ma in futuro sarà attivo un meccanismo permanente di riduzione dei prezzi che costerà alle finanze pubbliche francesi 300 milioni di euro.
Alvise Seno
28/08/2012 – 17:52