La cubatura di 1.984 cc è l’unico elemento che l’inedito propulsore della nuova Audi S3, svelata in anteprima mondiale al Salone di Parigi, ha in comune con il suo predecessore. Il resto è realizzato ex novo e la potenza massima raggiunge la bellezza di 300 CV, contro i 265 della precedente edizione. Un valore che, assieme al picco di coppia di 380 Nm, consente alla terza generazione della S3 di scattare da 0 a 100 km/h in appena 5”1/10 con il cambio s tronic, mentre con la trasmissione manuale occorrono 5”4/10.
Prestazioni assecondate pure dal contenimento dei pesi: -60 kg rispetto alla “vecchia” S3. Scendendo nei dettagli, il potente motore 4 cilindri ha l’iniezione indiretta supplementare che integra l’iniezione diretta di benzina FSI nelle fasi di carico parziale, riducendo consumi ed emissioni.
La sovralimentazione è affidata a un turbo capace di raggiungere la pressione massima di 1,2 bar, dopodiché il volume d’aria compressa viene adeguatamente raffreddato mediante l’intercooler ad alte prestazioni, prima di essere inviato al motore. Date le prestazioni in gioco, le forze sono trasmesse all’albero motore tramite pistoni con perni rinforzati e nuovi anelli, nonché bielle con cuscinetti specifici. Inoltre, al fine di ridurre le vibrazioni vi sono due alberi di bilanciamento che ruotano a un numero di giri doppio rispetto all’albero motore; soluzione inaugurata dalla Porsche con la 944 S nel lontano 1985. Come se non bastasse, il sound del propulsore è particolarmente entusiasmante e ha una valvola acustica che si apre a determinati regimi, alla quale si aggiunge un attuatore elettromeccanico che trasmette il rombo stesso in modo diretto nell’abitacolo.
Per quanto concerne la dinamica, la trazione integrale permanente quattro si basa su una frizione idraulica a lamelle con comando elettronico; essa è posizionata al fondo dell’albero cardanico al fine di equilibrare ottimamente il carico sugli assi. In condizioni di guida normali, la frizione trasmette le forze del propulsore principalmente alle ruote anteriori. Se si verifica una diminuzione di trazione, il sistema devia la coppia senza soluzione di continuità alle ruote posteriori; il tutto compattando appositi pacchi lamellari in pochi millisecondi.
Sul fronte dell’assetto, rispetto al modello precedente l’asse anteriore risulta spostato di 52 mm, mentre il layout sospensivo prevede come sempre l’avantreno McPherson e il retrotreno multilink a quattro leve. Rimanendo in argomento, unaltra peculiarità della S3 è lo sterzo con rapporto di trasmissione variabile; grazie al motore elettrico della servoassistenza, la guida è assai diretta nelle sterzate decise e più demoltiplicata in posizione centrale. Quanto alle ruote, spiccano cerchi in lega leggera 7,5J x18 abbinati a pneumatici 225/40. Da record, infine, la misura dei dischi freno anteriori: 340 mm.
Rispetto alla normale A3, la Audi S3 si differenzia esteticamente per alcuni dettagli, quali ad esempio i paraurti specifici, gli specchietti retrovisori in look alluminio e il diffusore posteriore. Quest’ultimo integra, per la prima volta su tale modello, quattro terminali di scarico ovali con rivestimento cromato. Il giusto tributo ai 300 CV che “scalpitano” sotto il cofano anteriore in alluminio; e pensare che la prima edizione della S3 (anno 1999) aveva “appena” 210 CV!