Tali modelli sono gli unici attualmente in produzione per il Marchio milanese, essendo uscite di scena in rapida successione GT, Brera, Spider e 159. Una gamma ridotta “al minimo sindacale” che, crisi o non crisi, ci si augura venga implementata al più presto.
Analizzando i dettagli, allo stand Alfa della rassegna francese vogliono fa spiccare la MiTo nelle configurazioni SBK Limited Edition e Serie Speciale SBK. Entrambe celebrano la sponsorizzazione di Alfa Romeo nel Campionato motociclistico Superbike che avviene ormai dal 2007.
In sintesi, la nuova MiTo SBK Limited Edition si distingue esternamente per minigonne laterali, cerchi in lega da 18” color titanio e pinze freni Brembo rosse. Le tinte della carrozzeria s
In altre parole una verve più sportiva, che prosegue all’interno tramite i sedili Sabelt con schienale in fibra di carbonio e tessuto centrale in Alcantara.
Quanto alla motorizzazione, sotto il cofano alloggia il 1.4 MultiAir Turbo a benzina che, a fronte di soli 1.368 cc, sviluppa la potenza massima di 170 CV, ossia 124 CV/litro. Tale unità consente di accelerare da 0 a 100 km/h in poco più di 7” e di raggiungere 219 km/h di velocità massima.
Per l’assetto, la MiTo SBK Limited Edition ha di serie le sospensioni attive “Alfa Active Suspension”, realizzate mediante la collaborazione tra l’ingegneria Alfa Romeo e Magneti Marelli che hanno messo a frutto parecchi anni di esperienza nelle competizioni. Il sistema, tramite il controllo elettronico degli ammortizzatori, consente di ridurre i moti di cassa in ogni condizione di guida, interagendo inoltre con gli altri dispositivi elettronici della vettura. Si può mettere come annotazione che tali sospensioni “intelligenti” sono un’esclusiva della MiTo nella propria categoria.
Passando a trattare
Gianmarco Barzan
26/09/2012 – 12:07