Anteprima – Le Maserati del futuro
Nelle scorse settimane, presso lo stabilimento del Gruppo Fiat a Grugliasco (To), è partita la pre produzione della nuova Maserati Quattroporte che vedrà la luce in gennaio al Salone di Detroit.
Si tratta di un’ottima notizia tanto sul fronte occupazionale, quanto riguardo al prodotto che punta senza mezzi termini a sfidare ad armi pari le berline ammiraglie del Segmento F. Modelli che rispondono ai nomi di Audi A8, BMW Serie 7, Jaguar XJ, Mercedes-Benz Classe S e Porsche Panamera, i quali avranno nella vettura del Tridente un’avversaria assai temibile. Innanzitutto la gamma della prestigiosa berlina Maserati sarà decisamente ampliata rispetto al passato e, proprio per questo, i volumi di produzione risulteranno superiori rispetto all’attuale generazione.
Tale rimodulazione evidentemente non era compatibile con i “piccoli numeri” possibili nella storica fabbrica del Tridente a Modena, che continuerà a produrre le GranTurismo e GranCabrio (alle quali si aggiungerebbe l’Alfa Romeo 4C), ragion per cui la scelta è caduta sullo stabilimento ex Bertone di Grugliasco acquistato dalla Fiat due anni or sono. Sito, è bene sottolinearlo, che vanta anch’esso maestranze di altissima professionalità a tutto vantaggio della massima qualità richiesta ad automobili di gran rango del genere. E proprio l’obiettivo dell’alta qualità ha imposto ai fornitori capitolati rigidissimi, per contribuire ad assecondare la clientela particolarmente esigente. Inoltre, la vettura ha compiuto un’infinità di chilometri di collaudi estenuanti, dai + 50° della Valle della Morte ai -40° sulle gelide nevi della Lapponia, a tutta velocità sulle autostrade tedesche come ai vari circuiti del Balocco, Nurburgring e Fiorano, giusto per citare alcuni esempi.
Per quanto concerne lo stile, da quanto sappiamo, la linea della Maserati Quattroporte è una radicale evoluzione della generazione attuale, evidenziando un frontale che si richiama alla GranTurismo, una coda molto più lineare e snella di prima e la vetratura laterale “a giorno” come avviene su molte sportive. Gli interni si preannunciano con un trionfo di pelle e legni pregiati, mantenendo l’atmosfera di alto artigianato italiano tipicamente Maserati, anche se non sono da escludere piccole concessioni al carry over con la Chrysler 300- Lancia Thema. Da quest’ultima proverrà il pianale a sua volta di derivazione Mercedes-Benz secondo l’ex alleanza Daimler Chrysler.
Ottima struttura, non vi è ombra di dubbio, adeguatamente riprogettata dai tecnici Maserati di Modena che hanno sviluppato sospensioni, sterzo, freni ed elettronica di controllo assetto dedicati. Senza dimenticare i motori che continueranno ad essere prodotti dalla Ferrari, ovvero l’evoluzione del classico V8 4.7 litri e, molto probabilmente, un inedito V6 sovralimentato con due turbocompressori.
Quest’ultimo dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) mantenere il basamento del Chrysler Pentastar, ma avere testate specifiche sia in virtù della sovralimentazione che per conferire la personalità sportiva squisitamente Maserati. La parte alta di un propulsore è infatti quella che ne determina il carattere; se poi tale aspetto viene curato dai motoristi di scuola Ferrari Formula 1 è facilmente intuibile il grande potenziale. Inoltre, nel corso del 2013 debutterà la Ghibli, una berlina del Segmento E realizzata sulla medesima piattaforma della Quattroporte che “lancerà il guanto di sfida” alle varie Audi A6, BMW Serie 5 e Jaguar XF. Anche questo modello vedrà la luce presso lo stabilimento di Grugliasco, mentre per quanto concerne le motorizzazioni sono ipotizzabili il nuovo V6 biturbo a benzina e, prima assoluta per una vettura del Tridente, un V6 diesel a doppia sovralimentazione.
Ma al di là del fatto, per altro importantissimo, che le Maserati Quattroporte e Ghibli diventeranno senz’altro il benchmark nei rispettivi segmenti sotto molti aspetti, la notizia più rilevante è la loro produzione in Italia. Le nostre maestranze non sono seconde a nessuno e gli italiani hanno insegnato al mondo come costruire belle automobili; non dimentichiamocelo.
Gianmarco Barzan
11/10/2012 – 16:50