Si tratta di un’ottima notizia tanto sul fronte occupazionale, quanto riguardo al prodotto che punta senza mezzi termini a sfidare ad armi pari le berline ammiraglie del Segmento F. Modelli che rispondono ai nomi di Audi A8, BMW Serie 7, Jaguar XJ, Mercedes-Benz Classe S e Porsche Panamera, i quali avranno nella vettura del Tridente un’avversaria assai temibile. Innanzitutto la gamma della prestigiosa berlina Maserati sarà decisamente ampliata rispetto al passato e, proprio per questo, i volumi di produzione risulteranno superiori rispetto all’attuale generazione.
Tale rimodulazione evidentemente non era compatibile con i “piccoli numeri” possibili nella storica fabbrica del Tridente a Modena, che continuerà a produrre le GranTurismo e GranCabrio (alle quali si aggiungerebbe l’Alfa Romeo 4C), ragion per cui la scelta è caduta sullo stabilimento ex Bertone di Grugliasco acquistato dalla Fiat due anni or sono. Sito, è bene sottolinearlo, che vanta anch’esso maestranze di altissima professionalità a tutto vantaggio della massima qualità richiesta ad automobili di gran rango del genere. E proprio l’obiettivo dell’alta qualità ha imposto ai fornitori capitolati rigidissimi, per contribuire ad assecondare la clientela particolarmente esigente. Inoltre, la vettura ha compiuto un’infinità di chilometri di collaudi estenuanti, dai + 50° della Valle della Morte ai -40° sulle gelide nevi della Lapponia, a tutta velocità sulle autostrade tedesche come ai vari circuiti del Balocco, Nurburgring e Fiorano, giusto per citare alcuni esempi.
Ottima struttura, non vi è ombra di dubbio, adeguatamente riprogettata dai tecnici Maserati di Modena che hanno sviluppato sospensioni, sterzo, freni ed elettronica di controllo assetto dedicati. Senza dimenticare i motori che continueranno ad essere prodotti dalla Ferrari, ovvero l’evoluzione del classico V8 4.7 litri e, molto probabilmente, un inedito V6 sovralimentato con due turbocompressori.
Quest’ultimo dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) mantenere il basamento del Chrysler Pentastar, ma avere testate specifiche sia in virtù della sovralimentazione che per conferire la personalità sportiva squisitamente Maserati. La parte alta di un propulsore è infatti quella che ne determina il carattere; se poi tale aspetto viene curato dai motoristi di scuola Ferrari Formula 1 è facilmente intuibile il grande potenziale. Inoltre, nel corso del 2013 debutterà la Ghibli, una berlina del Segmento E realizzata sulla medesima piattaforma della Quattroporte che “lancerà il guanto di sfida” alle varie Audi A6, BMW Serie 5 e Jaguar XF. Anche questo modello vedrà la luce presso lo stabilimento di Grugliasco, mentre per quanto concerne le motorizzazioni sono ipotizzabili il nuovo V6 biturbo a benzina e, prima assoluta per una vettura del Tridente, un V6 diesel a doppia sovralimentazione.
Ma al di là del fatto, per altro importantissimo, che le Maserati Quattroporte e Ghibli diventeranno senz’altro il benchmark nei rispettivi segmenti sotto molti aspetti, la notizia più rilevante è la loro produzione in Italia. Le nostre maestranze non sono seconde a nessuno e gli italiani hanno insegnato al mondo come costruire belle automobili; non dimentichiamocelo.
Gianmarco Barzan
11/10/2012 – 16:50