Il propulsore 6 cilindri in linea 2.979 cc a iniezione diretta di benzina e sovralimentazione con turbocompressore che equipaggia la BMW M135i 3 porte, eroga la coppia massima di 450 Nm da 1.300 a 4.500 giri/min.
A titolo di confronto, il V8 4.000 della BMW M3 sviluppa 400 Nm a 3.900 giri/min.. E’ evidente quindi come la “sorella” di minore cilindrata sia nettamente avvantaggiata non solo per il picco di coppia, ma anche in virtù della relativa curva. In altre parole, il vecchio detto americano “non c’è nulla che sostituisca i centimetri cubi” appare decisamente superato.
Per la cronaca, la M3 Coupé (anch’essa con cambio manuale) copre le medesime percorrenze in 4”9/10 e 23”3/10. Si tratta di differenze minime, specialmente considerando il divario di 100 CV esatti tra le due vetture. La spiegazione principale di questa contraddizione apparente sta nel peso a vuoto nettamente a favore della M135i, ovvero 1.425 kg contro i 1.665 kg che fa segnare la M3.
Esteticamente la BMW M135i 3 porte si differenzia dalle versioni meno prestazionali per il design relativo a paraurti, cerchi in lega e la presenza dei quattro terminali di scarico. Elemento, quest’ultimo, appannaggio di tutte le vetture curate dal reparto Motorsport della Casa di Monaco.
Tornando a trattare di tecnica, di serie la vettura ha un cambio manuale a 6 rapporti, mentre a richiesta è disponibile l’eccellente automatico Steptronic a 8 rapporti, con convertitore di coppia che si esclude non appena la vettura comincia ad accelerare.
La trazione è posteriore, mentre l’assetto vanta una taratura individuale relativa a molle, ammortizzatori e barre antirollio.
La BMW M135i ha un assetto più che adeguato al suo straordinario propulsore. Non sarà un caso che, stando a indiscrezioni, anche la futura M3 avrà un 6 cilindri in linea sovralimentato…
Gianmarco Barzan
15/10/2012 – 11:15