Il Premier Mario Monti qualche tempo fa aveva fatto una promessa a tutti gli automobilisti ma a quanto pare non ha tenuto fede alla parola data.
Stiamo parlando dell’aumento sui carburanti inseguito al terremoto in Emilia previsto per la scorsa estate con durata sino a dicembre, che a quanto pare è stato prorogato “sine die” (direbbero i latini) cioè senza scadenza.
Con la Legge di Stabilità (allarticolo 12, comma 13) gli aumenti delle accise (2 cent. al litro) diventeranno strutturali.
Così facendo, lo stato si è assicurato un gettito di un miliardo di euro per lanno prossimo e poi di 800 milioni di euro a regime. Inutile riprendere in mano il discorso sulle accise perché creeremmo ulteriore veleno ai nostri lettori; tanto si sa che stiamo continuando a pagare per la guerra di Abissinia (1935), la crisi di Suez (1956), il disastro del Vajont (1963), lalluvione di Firenze (1966), il terremoto del Belice (1968), quello del Friuli (1976), quello dellIrpinia (1980), la missione di pace in Libano (1983), quella in Bosnia (1996) solo per citarne alcune.
Confermato anche laumento di 0,42 centesimi al litro introdotto il 9 agosto scorso per finanziare il bonus fiscale per i gestori delle stazioni di servizio. Se a tutto ciò aggiungiamo anche laumento dellIva al 22%, previsto nella prossima manovra finanziaria, il quadro che ne vien fuori non è dei più belli visti anche gli ulteriori aumenti che la Federconsumatori calcola, tra costi diretti e indiretti, in 41 euro per ogni italiano.
Come risparmiare? – Il consiglio rimane sempre quello: andate a piedi.
Scherzi a parte (ma l’idea comunque non è stupida) un buon modo per risparmiare qualcosa è quello di rifornirsi tramite il famoso “fai da te”: si possono limare fino a 1,5 centesimi al litro; non molto direte voi, ma risparmiare circa 25 euro l’anno potrebbe entrar a far parte di quelle soddisfazioni che almeno una volta nella vita bisogna togliersi.
Il risparmio vero e proprio però viene da quelle pompe cosi dette “bianche” cioè senza marchio. La conduzione autonoma dell’impianto permette una gestione più semplice dei costi di gestione, soprattutto perché non sono presenti i costi legati alle grandi campagne di promozione che vengono invece sostenuti dalle compagnie “tradizionali”.
Guidate piano!
Marco Rocca
18/10/2012 – 11:28