Hyundai Veloster 1.6 GDI DCT Sport
Prendete una carrozzeria coupé dalla linea moderna e sportiva, aggiungete qualche presa d’aria su cofano e paraurti e per finire condite il tutto con tre porte. Già, tre porte non 2 o 4 come di solito accade ma 3. Cosa ne vien fuori? Ne vien fuori che se la guardate di profilo, dal lato passeggero, la Veloster sembra una berlina due volumi un po’ più rastremata del solito. Se invece la osservate dal lato guidatore sembra inequivocabilmente una coupé.
La Hyundai Veloster gioca proprio su queste asimmetrie per proporre un concetto nuovo di auto, metà coupé, metà berlina sportiva, rivolgendosi a un pubblico giovane, dinamico e attento all’immagine. E’ evidente che girando per strada la Hyundai Veloster sappia come destare l’attenzione. Le linee scolpite nella lamiera sono muscolose e soprattutto nella vista posteriore enfatizzano il concetto di auto sportiva con un bel terminale di scarico centrale che focalizza l’attenzione. Il tetto in vetro offre una soluzione di continuità con la coda alleggerendo visivamente la zona del lunotto. Non c’è che dire il primo impatto è di sicuro successo generando in chi la osserva curiosità e attenzione, merito anche della vasta gamma di colori “vivaci” disponibili a catalogo. Ma sotto una veste cosi originale c’è altrettanta sostanza?
Noi l’abbiamo provata nella versione con il cambio a doppia frizione a sei rapporti: vediamo come è andata.
E’ doveroso a questo punto mettere in chiaro una cosa. Poco prima di sederci a bordo della Veloster abbiamo avuto modo di guidare la station wagon della Casa: la i40. Bene, sembra assurdo ma è stato proprio guidando quest’ultima che ci siamo accorti di come la Veloster a confronto sembri appartenere a una generazione precedente. Ovvero. Dopo aver trovato appagante nel comfort e davvero ben costruita la i40, non abbiamo avuto modo di riscontrare le stesse sensazioni sulla coupé a 3 porte.
L’abitacolo ad esempio è assemblato con materiali “plasticosi” e rigidi anche per quello che riguarda la parte alta della plancia. Stesso discorso dicasi ovviamente per il tunnel centrale e i rivestimenti interni alle portiere. Non si percepisce insomma come un abitacolo “da riferimento” e questo non gioca a suo favore visto il prezzo superiore a 25.000 euro.
La gamma si compone di due versioni, la nostra, Sport più accessoriata e quella base Comfort. Con la top di gamma si hanno di serie il navigatore touch screen con schermo da 7” e telecamera per la retromarcia, i sedili misto pelle e tessuto, clima automatico, tetto elettrico, comandi al volante, pedaliera in alluminio e, per gli esterni, cerchi da 18” con inserti nello stesso colore della carrozzeria. La dotazione quindi risulta completa e sufficiente a garantire la giusta sensazione di ricchezza e comfort. Proprio in quest’ottica è da segnalare la corretta posizione di guida, non sempre facile da ritrovare anche su vetture che si spacciano per sportive vere, che vanta un sedile basso e ben profilato nel contenimento laterale, unito a un volante posizionato alla giusta altezza. Ma se di comfort in “senso assoluto” dobbiamo parlare, la Veloster potrebbe fare meglio.
L’esemplare in prova, con soli 11.000 km di vita, stranamente presentava scricchiolii alquanto fastidiosi provenienti dalla zona posteriore udibili dopo il superamento di dossi o avvallamenti del manto stradale. Una grossa pecca a mio modo di vedere che cercherò di appurare provando altri esemplari di Veloster. Se siete di statura alta e vi accomodate sul divano posteriore state attenti alla testa se si chiude il bagagliaio dietro di voi. Il tetto in vetro basso potrebbe farvi molto male, a scongiurare questo spiacevole inconveniente (soprattutto se avete ragazze dietro) c’è un piccolo adesivo posto all’interno del portellone. Prestate attenzione! Per il resto nulla da segnalare. L’abitacolo è sufficientemente spazioso per 4 persone, offrendo sempre il plus della terza porta.
Capitolo motore e cambio – La Veloster è equipaggiata con il 1.6 GDI benzina iniezione diretta da 140 CV per ora unica motorizzazione in listino, in attesa dell’unità più potente (turbo) dalla potenza di 200 CV. In effetti 60 cavalli in più non guasterebbero visto il carattere fin’anche troppo morbido e rotondo che ha mostrato durante la prova. Il propulsore è abbastanza elastico e riprende con facilità anche nelle marce alte ma dà il meglio di sè solo se andiamo a solleticare la zona rossa del contagiri visto che sfodera la coppia massima (167 Nm) a quasi 5.000 giri.
Manca, insomma, quel tocco di cattiveria che su un’auto sportiva non avrebbe guastato. In compenso il peso contenuto della vettura a soli 1.255 kg aiuta il motore ad esprimere al meglio la sua brillantezza. Brillantezza che viene sottolineata dal cambio a doppia frizione a 6 marce con comandi al volante. E’ facile in questo modo divertirsi tra le curve selezionando sempre il rapporto giusto e soprattutto con la giusta velocità. A tal proposito il volante “abbastanza preciso” (ma ben lontano dal concetto di volante sportivo) offre un plus al piacere di guida offerto da sospensioni tarate ottimamente per una guida “spensierata”.
I freni sono nella media per potenza e modulabilità del pedale ma non fanno certo gridare al miracolo. Solo al minimo, è capitato di percepire qualche vibrazione di troppo sul volante proveniente dal motore ma nulla di cosi grave. Arriviamo ai consumi. Durante la prova non è mai capitato di scendere sotto i 7,5 km al litro, anche viaggiando a velocità codice in autostrada. Certo non sono molti ma se dovessimo adottare una guida davvero disinvolta, come ci si aspetterebbe da una coupé, salirebbero di conseguenza. E’ pur vero che stiamo parlando di un motore a benzina da 140 CV ma è anche vero che è dotato di iniezione diretta e cambio doppia frizione che dovrebbero insieme aiutare a tenere bassi i consumi.
Alla Hyundai hanno invece adottato un’altra soluzione. Si tratta del tasto “ECO” che diminuisce lo spunto del propulsore e programma il cambio marcia ad un regime più basso. Nella guida in città è consigliabile utilizzare questa modalità se non si vogliono raggiungere consumi “un pelo” elevati. Qualora si decida di ignorare la cosa e andar forte, il telaio reggerà tranquillamente alle sollecitazioni, invogliando anzi ad osare sempre più. Insomma alle pecche di costruzione, di materiali poco “felici” e del motore non propriamente esaltante fa da contraltare un’handling sano che rispecchia il concetto di sportività della vettura.
I Pregi
– Linea accattivante
– Dotazione di serie completa
– Ottima seduta
– Cambio doppia frizione rapido
I Nei
– Motore poco cattivo per la guida sportiva
– Interni assemblati con materiali “plasticosi”
– Troppi scricchiolii nell’abitacolo
– Suono dallo scarico troppo educato
Valutazioni e guida all’acquisto
La guida all’acquisto in questo caso ha poco senso vista la presenza di due sole versioni e una sola motorizzazione disponibile. Se però avete deciso che la Veloster sarà la vostra auto, allora meglio sceglierla come si deve. Da preferire quindi la versione Sport (25.190 euro), non fosse altro per i cerchi da 18” che donano la giusta sportività all’insieme. Per il resto l’allestimento Sport offre già tutto di serie, lasciando la scelta al solo colore della carrozzeria. Un consiglio? Azzardate pure tinte vivaci, bandito il grigio, il nero e il blu, sarebbero troppo banali. Quindi se siete amanti dello stile e delle novità ma non avete particolari velleità quanto a prestazioni e attenzione per il dettaglio (soprattutto per gli interni), la Veloster fa al caso vostro, farete di sicuro una grande scena.
Garanzia e Manutenzione
Scegliere una Hyundai, in Italia, significa godere dalla “Tripla 5” cioè di 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato con assistenza stradale e controlli gratuiti. Un plus da non sottovalutare che fa vivere sereni praticamente per tutta la vita dell’auto e che può essere ceduto, in caso di vendita (entro i 5 anni) al nuovo proprietario.
I prezzi della Hyundai Veloster 1.6 GDI
Veloster Comfort: 22.100 euro
Veloster Comfort DCT: 23.590 euro
Veloster Sport: 23.700 euro
Veloster Sport DCT: 25.190 euro
SCHEDA TECNICA
Carrozzeria coupé
Numero porte 4
Numero posti 4
Bagagliaio (min-max) 320 – 1.015 dm3
Capacità serbatoio 50 litri
Massa in ordine di marcia 1279 kg
Lunghezza 422 cm
Larghezza 179 cm
Altezza 140 cm
Passo 265 cm
Motore 4 cilindri in linea
Cilindrata cm3 1591
Alimentazione benzina
Potenza max/regime 103 kW (140 CV) a 6300 giri/min
Coppia max 167 Nm
Trazione anteriore
Velocità max 200 km/h
Accelerazione 0-100km/h 10,3 secondi
Omologazione antinquin. Euro5
Emissioni CO2 (g/km) 145
Cambio meccanico sequenziale con possibile funzionamento automatico
a contr. elettronico a 6 rapporti
Consumi (litri/100 km)
urbano 8,0
extraurbano 5,3
misto 6,4
Marco Rocca
22/10/2012 – 00:00