Opel Cascada: “Astra del ciel”
Lunga 4.967 mm e larga 1.840, la Opel Cascada è una cabriolet di categoria media che completa la famiglia dell’Astra. Dal punto di vista estetico, a tetto abbassato la vettura ha un profilo perfettamente pulito ed elegante.
La silhouette, infatti, non è intaccata da nessuna copertura della capote o protezione antiribaltamento visibile a occhio nudo, mentre la sottile lama sulla fiancata si riflette nella parte superiore in una piega che sale verso i gruppi ottici posteriori. Inoltre, la linea di cintura tende leggermente verso l’alto dando l’idea della sportività. Ma la novità estetica più rilevante della Cascada è il ritorno alla capote in tela in luogo del tetto rigido riguardante la precedente Astra decapottabile.
Il soft top è ad azionamento elettrico e si può aprire o chiudere in 17 secondi fino alla velocità di 50 km/h. Rimanendo in argomento, secondo Malcom Ward, Responsabile Design Carrozzeria della Cascada, “La maggior parte delle cabriolet sono belle con il tetto abbassato, ma hanno un aspetto goffo con il tetto chiuso. Grazie al profilo perfetto del suo soft top aerodinamico, pulito e di alta qualità, Opel Cascada risulta molto gradevole anche a tetto chiuso”. Condividiamo appieno questa opinione, anche se per contro il lunotto ci sembra un po’ troppo piccolo e questo potrebbe minare la visibilità. Aspetto peraltro assecondato dalla retrocamera di parcheggio.
Il posto guida è sportivo e ben congegnato e le linee del quadro strumenti ad ala, con vere cuciture sulle superfici morbide e avvolgenti, proseguono nelle portiere. Dal canto loro i nuovi sedili sono riccamente rifiniti, oltreché disponibili in diversi tessuti goffrati e in pelle. Degne di nota pure le cinture di sicurezza anteriori, con braccio telescopico elettrico che avvicina la cintura stessa; non una novità assoluta, è bene precisarlo, in quanto un sistema simile era utilizzato già nel lontano 1987 dalla Mercerdes- Benz CE W124. Infine, i sedili posteriori sono abbattibili elettricamente (con frazionamento 50:50) secondo il meccanismo FlexFold.
Quanto alla tecnica, la rigidità torsionale della scocca è un argomento imprescindibile per le vetture scoperte poiché ne condiziona il comportamento generale e la sicurezza. Da parte sua, Opel Cascada raggiunge (e a volte supera) gli standard più elevati in materia, grazie a numerosi interventi tra cui le barre in acciaio incrociate nel sottoscocca, nonché i profili rinforzati sottoporta. Aspetti che contribuiscono a rendere la rigidità torsionale e quella flessionale maggiori rispettivamente del 43% e del 10% nei confronti dell’Astra Twin Top.
Sul fronte sospensivo, i tecnici di Russelsheim hanno optato per il raffinato avantreno HiPerStrut. Inizialmente concepito per la Insignia OPC e l’Astra GTC, tale layout separa le funzioni di ammortizzatori e sterzo e ottimizza la precisione in curva, oltre a ridurre le “interferenze di coppia”. L’ideale per il piacere di guida, ma anche per far fronte alle motorizzazioni più potenti. A tale proposito, i propulsori a benzina spaziano dal 1.4 Turbo 120 e 140 CV al 1.6 Turbo SIDI a iniezione diretta erogante 170 CV. La motorizzazione diesel, invece, verte sul 2.0 CDTI da 165 CV. Quanto alla trasmissione, ferma restando la trazione anteriore per tutte, vi è il cambio manuale, oppure l’automatico (entrambi a 6 rapporti).
La Opel Cascada entrerà in listino a inizio 2013.
Gianmarco Barzan
24/10/2012 – 11:48