Volkswagen dichiara guerra a FIAT
Sergio Marchionne dovrà lavorare sodo. Lo scenario, infatti, è dei più “esplosivi”. Il riferimento è al mercato dell’auto che parte dal Brasile, una piazza che nei prossimi anni (unitamente a Cina e Russia) sarà certamente al centro degli appetiti di tutti i grandi Gruppi mondiali, consapevoli che in Europa, causa crisi, non si vedono grandi prospettive.
Al Salone dell’auto di San Paolo l’atmosfera è quanto mai frizzante, con molti nuovi modelli proposti da tutti i principali player del mercato.
Ma a spaventare Sergio Marchionne è soprattutto l’entusiasmo di Martin Winterkorn, numero uno del Gruppo Volkswagen. L’Amministratore Delegato del gruppo ha infatti dichiarato: “Vogliamo tornare ad essere i numeri uno qui. Per noi è sicuramente un obiettivo, ed è importante anche per motivare la squadra […]. Investiremo 3,4 miliardi di euro di qui al 2016 per rinnovare la gamma di prodotti e ampliare la capacità produttiva. Non so se i concorrenti saranno in grado o meno di continuare a investire ai nostri ritmi”.
L’ultima “velenosa” battuta sembra confezionata apposta per il manager italo-canadese, che nei primi 9 mesi del 2012 ha venduto in Brasile circa 494.000 auto, contro le 482.000 del Gruppo Volkswagen, suo principale avversario nella lotta per il predominio del mercato interno. Quest’ultimo, però, detiene il record di vendite di un singolo modello (la Volkswagen Golf) e di produzione di veicoli (828.000 esemplari).
FIAT, del resto, non sta a guardare – E’ attualmente impegnata in un piano di investimenti di 3,8 miliardi di euro. Tra le iniziative messe in campo ci sono la costruzione di un nuovo stabilimento e l’ampliamento di quello più rappresentativo (situato a Betim). In questo modo, il Lingotto porterà la sua capacità produttiva sul territorio brasiliano a 1 milione di veicoli.
Lo scenario di mercato e gli sviluppi futuri – FIAT e Volkswagen si contendono, attualmente, circa il 50% del mercato. Il resto della torta si divide tra Peugeot – Citroen, General Motors, Ford e il Gruppo Nissan – Renault. Sebbene i livelli di penetrazione di questi ultimi sul mercato brasiliano siano molto inferiori ai giganti italiano e tedesco, la situazione è destinata a cambiare.
Lo scenario concorrenziale vedrà numerosi ingressi nel breve termine e il sicuro cambiamento delle posizioni di classifica. Sono infatti attese le prossime discese in campo di BMW (che dovrebbe costruire qui uno stabilimento), dei cinesi e dei giapponesi. E soprattutto i coreani. Questi, già molto aggressivi in Europa (e tra i pochi a produrre risultati positivi sul mercato italiano) promettono di avere molte carte da giocare per aumentare la loro quota attuale in Brasile, ferma all’1,5%.
Poi verrà il resto…
Alvise Seno
24/10/2012 – 14:44