Nuovo Mitsubishi Outlander: nel segno della normalità
Con un paio di mesi d’anticipo sul nuovo anno arriva il modello 2013 della Mitsubishi Outlander. Stesse dimensioni, stessi ingombri, stesso concetto di vettura “trasversale” ma con una linea completamente rivista rispetto al modello che sostituisce.
Abbandonata la classica calandra in stile “jet fighter” (bella e particolare a nostro avviso), la terza generazione del SUV Mitsubishi si presenta invece con una linea che ai vertici della Casa definiscono più adatta ad abbracciare una più vasta varietà di mercati e di conseguenza di gusti. Si, d’accordo nulla di sbagliato visti i tempi, ma tutto ciò ha causato la perdita di uno stile più personale in favore di linee fin troppo “normali”.
Cosa cambia – Dalle foto è facile intuire la nuova direzione stilistica intrapresa della Casa che propone il suo “leit motiv” nella massima linearità dei tratti. La calandra ne è l’esempio lampante. Sottile e pulita, unisce visivamente i gruppi ottici anteriori che si “affacciano” a loro volta sui passaruota. Diversa quindi anche la fiancata che risulta praticamente piatta con una sola nervatura che ha compito di alleggerire visivamente l’insieme (vedi la nuova Range Rover appena presentata al Salone di Parigi). Nel complesso la linea risulta quindi “molto protettiva” vista la supremazia di lamiere a discapito della superficie vetrata ma sono svaniti i passaruota generosi e il montante “C” inclinato all’indietro della precedente versione.
All’interno – Come detto semplicità e linearità sono i principi ispiratori che i designer hanno tenuto in considerazione anche per l’arredamento dell’abitacolo. La plancia ha un’aria acqua e sapone con un pannello lucido impreziosito da una finitura metallica. A parte lo schermo del navigatore satellitare (a richiesta) non ci sono particolari effetti speciali. Tanta sostanza insomma. Ma la vera novità è da ricercarsi nella zona posteriore. La vettura è disponibile in configurazione a 5 o 7 posti con una panchetta riservata alla terza fila, decisamente più confortevole. Se a ciò aggiungiamo il fatto che dai sedili posteriori (2° e 3° fila) i tecnici sono riusciti ad eliminare ben 20 kg, allora si capisce il grande impegno profuso nella progettazione. Meno 4 kg anche per le ruote, che sommati a quelli limati alla scocca, portano il peso complessivo un quintale sotto rispetto al vecchio modello.
Anche 2WD – Durante la presentazione, alla Mitsubishi hanno sottolineato il fatto che la nuova Outlander è stata progettata per essere “verde”. Ospiterà quindi la propulsione ibrida plug-in, ma non prima della seconda metà del prossimo anno. Tra in paio di mesi sarà disponibile invece la doppia alimentazione benzina-GPL. Per ora invece si prospettano due alternative per gli acquirenti; la classica unità turbodiesel 2.2 litri da 150 CV e 380 Nm di coppia massima (che equipaggiava anche il precedente modello) e la novità del 2.0 litri benzina dalla medesima potenza ma con 195 Nm di coppia massima. Altra novità di rilievo è la possibilità di ordinare l’Outlander con la trazione sulle sole ruote anteriori abbinabile ad entrambi i motori e alle due trasmissioni in listino: automatica o manuale a 6 rapporti. Rimane ovviamente la versione con trazione integrale 4WD fiore all’occhiello della Mitsubishi.
Alla guida – Abbiamo avuto modo di provarla per un breve assaggio sia in pista che in fuoristrada. Sorprende come su asfalto sia molto ben guidabile tra le curve strette e i tornanti a lungo raggio. Il baricentro basso e la buona disposizione dei pesi rendono l’Outlander davvero piacevole e ottimamente bilanciata con un comportamento sincero e prevedibile in ogni situazione. In versione 4WD, anche su fondo bagnato (pioveva durante la prova) la vettura resta sempre incollata a terra e disinserendo l’elettronica ci si può esibire in qualche spettacolare “traverso” in uscita di curva nella massima sicurezza. Abbastanza preciso lo sterzo, nella norma il cambio che non si è mai impuntato. Nella variante a due ruote motrici, emergono tutti i limiti di questa tipologia di trazione. Nulla di particolare sia chiaro ma bisogna fare i conti con il sottosterzo se si esagera con la velocità. Nel tratto di sterrato la prova si è svolta con la sola variante a trazione integrale. In questo senso non avevamo dubbi sulla sua bontà di risposta anche su terreni impervi. Nei tratti di fango pesante la trazione ha dimostrato una buona presa tirando fuori la vettura con apparente facilità. Gli unici nei sono da ricercarsi a questo punto nei famosi tre angoli: di attacco, di dosso e d’uscita. Compresi tra 21 e 22,5 gradi, sono il vero limite della vettura.
Tre allestimenti – La nuova Outlander sarà disponibile praticamente da subito in due allestimenti: Intense e Instyle. C’è da aspettarsi che sul nostro mercato la parte del leone la farà il primo in cui è già presente tutto quello di cui si ha bisogno. All’appello rispondono presente tra le altre cose anche il clima bi-zona, il cruise control, i cerchi da 16” e i sensori di parcheggio. Sulla Instyle si aggiungono i 7 posti, lo stereo Rockford con subwoofer, i cerchi da 18”, i fari allo Xenon e la telecamera posteriore. A completare l’allestimento, per i più esigenti c’è il Diamond Pack (al costo di quasi 5.000 euro) che include anche gli interni in pelle, un navigatore più evoluto oltre a una serie di altri accessori compreso il Forward Collision Mitigation che arriva a bloccare la vettura in caso di pericolo. Se la nuova linea della Outlander ha fatto colpo su di voi sappiate che i prezzi partono da 27.750 della versione 2WD Intense sino ai 33.750 della versione top di gamma Instyle 4WD.
Marco Rocca
05/11/2012 – 12:29