Lunga 5.262 mm, larga 1.948 e con passo di 3.171 mm, la nuova Maserati Quattroporte “lancia il guanto di sfida” alle berline ammiraglie di alto lignaggio rispondenti ai nomi di Audi A8, BMW Serie 7, Jaguar XJ e Mercedes-Benz Classe S.
Competitor deciso – Questa volta le carte in regola per impensierire le suddette competitor ci sono tutte, a cominciare dall’abitabilità eccezionale e dalla qualità costruttiva ai massimi livelli. A tale riguardo l’ultima luxury sport sedan del Tridente è prodotta nel nuovo stabilimento di Grugliasco (TO), in cui la tradizionale lavorazione artigianale Maserati è affiancata da tecnologie all’avanguardia per risultati di alto lignaggio.
Maniaci per forza – Una cura maniacale per il dettaglio riscontrabile anche all’interno grazie agli assemblaggi molto precisi, con buona pace di certi giornalisti ancorati alla sudditanza psicologica nei confronti delle ammiraglie Made in Germany. Sarà anche questione di orgoglio patriottico, la Quattroporte è interamente italiana lo ricordiamo, ma sfidiamo chiunque a trovare un abitacolo più raffinato di questo dove la qualità di assemblaggio si abbina a pellami e legno di altissimo pregio.
Lusso con bella interfaccia – Continuando a disquisire degli interni, essi presentano forme affusolate e avvolgenti che conferiscono al cruscotto e al tunnel una sensazione di leggerezza con pochi precedenti.
L’equipaggiamento di serie comprende sedili anteriori in pelle riscaldati con regolazione elettrica a 12 posizioni, climatizzatore a due zone (francamente qui si poteva fare di più) e Active Cruise Control. Infine, le parti superiore e inferiore del cruscotto e le imbottiture degli interni sono rivestite in raffinata pelle Poltrona Frau. Soffermandoci sui sedili, posteriormente ve ne sono tre ampi e confortevoli. In alternativa si possono richiedere due sedili singoli che, grazie alla ventilazione e al movimento elettrico, assicurano un relax impareggiabile durante i lunghi viaggi di lavoro. Questi ultimi dispongono come optional gli schermi singoli per l’entertainment, con la possibilità di vedere lo stesso contenuto simultaneamente e individualmente, oppure contenuti completamente diversi. Il sistema permette la riproduzione di audio, video o fotografie da sorgenti esterne nei formati MPEG, WMV, Xvid, MP3, MP4, WMA e AAC.
La seconda opzione è costituita dal V6 Twin Turbo che, contrariamente a molte ipotesi, non è derivato dal V6 Pentastar Chrysler bensì dal V8 Twin Turbo appena citato. Un propulsore al 100% “Made in Modena” quindi, che condivide con il V8 diversi aspetti tra i quali i valori d’alesaggio, il design della camera di combustione, la tecnologia di controllo valvole e l’iniezione diretta. Tale configurazione è abbinata sia alla trazione posteriore sia, per la prima volta nella storia della Maserati, alla trazione integrale a controllo elettronico. La potenza massima è di 410 CV a 5.500 giri/min., mentre la coppia ammonta a 550 Nm a 5.000 giri/min.. Se dotata di trazione posteriore la Quattroporte V6 Twin Turbo accelera da 0 a 100 km/h in 5”1/10 e raggiunge 285 km/h di velocità massima; valori che diventano rispettivamente di 4”9/10 e 284 km/h con il sistema All Wheel Drive. Infine, tutte le configurazioni hanno il cambio automatico ZF AT8-HP70, con tanto di modalità manuali azionabili tramite i paddle fissi dietro il volante, oppure mediante la leva centrale.
Tornando alla carrozzeria, le modifiche apportate al design della Quattroporte non sono unicamente di carattere estetico ma hanno anche permesso un miglioramento del 12% del coefficiente di resistenza aerodinamica, ora pari a 0,31, nonché la riduzione del 24% della portanza rispetto al modello precedente. Tra i segreti di questi risultati eccellenti figura il pianale piatto, realizzato secondo criteri da Formula 1. Passando ad altro argomento, l’ampio utilizzo dell’alluminio ha permesso di ridurre il peso di quasi 100 kg rispetto alla Quattroporte precedente, a tutto vantaggio di prestazioni, riduzione dei consumi e maneggevolezza. Aspetto quest’ultimo favorito anche dalle sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili, un must delle migliori Maserati, e posteriori multilink a 5 leve.
Il motore V8 da 530 CV ha una spinta impressionante, tant’è che inserendo la modalità completamente manuale del cambio si arriva in un batter d’occhio al limitatore di giri. Il bello è che la propensione a raggiungere gli alti regimi è persino migliore rispetto al “vecchio” 4.7 aspirato, fattore non certo scontato per una unità sovralimentata del genere. Il tutto accompagnato da un sound corposo ed entusiasmante, specialmente quando si preme il pulsante Sport e si aprono completamente gli scarichi. Quanto al cambio abbiamo usato esclusivamente il setaggio manuale in posizione Sport e i passaggi di marcia sono velocissimi; in altre parole non si fa in tempo a rilasciare il paddle di destra che la cambiata è avvenuta e il propulsore ha già ricominciato a spingere. Per concludere, a costo di sembrare enfatici, la Maserati Quattroporte è davvero una gran macchina e i competitor saranno costretti all’inseguimento.
Gianmarco Barzan
15/01/2013 – 11:58