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Toyota Verso 2013: atto IV

 Alla Toyota dicono che siano ben 470 i pezzi modificati sulla nuova Verso di cui il 60% legati all’aspetto della vettura. Noi l’abbiamo provata sulle strade francesi intorno a Cannes. Scopriamola più da vicino.

La linea – Visto l’uniformarsi della gamma Toyota al design “Under Priority” portato da Yaris e Auris anche la nuova Verso non poteva fare diversamente. Nuovi i fari affusolati con led diurni, nuovi i motivi cromati che li uniscono idealmente e nuova la grande calandra trapezoidale che conferisce dinamismo e un tocco di sportività (almeno per la quanto riguarda la vista anteriore) che non guasta mai. Più misurati invece gli interventi sul fronte opposto, visto che i designer hanno volutamente mantenuto la linea quasi del tutto invariata in modo da conservare quella continuità con il passato che è da sempre uno dei punti fermi della produzione Toyota.

 All’interno – Le migliorie pur essendo di dettaglio aiutano non poco ad elevare il livello qualitativo della vettura. Le novità sono da ricercarsi nei nuovi rivestimenti per sedili, plancia e portiere (con cuciture a vista), in una nuova strumentazione dalla grafica più chiara e leggibile e nel grande schermo da 6,1 pollici che adorna la consolle centrale. I riflettori però sono tutti puntati sul sistema Easy Flat che consente di configurare le tre file di sedili in 32 modi diversi per il massimo della versatilità. C’è da precisare, infatti, che la nuova Verso sarà venduta in Italia esclusivamente nella configurazione 7 posti. La capacità di carico resta comunque ottima: anche con il “tutto esaurito a bordo” ci sono ancora 155 litri di volume utile per le borse, mentre quando si viaggia in 5 è apprezzabile la possibilità di far scorrere longitudinalmente la fila centrale per 195 mm.

 Infotainment Toyota – Ormai particolarmente curato su tutta la gamma, vanno spese ancora due righe, per ricordare che il sistema Toyota Touch and Go offre il lettore MP3, la presa Usb, il Bluetooth audio per lo streaming dei file presenti sullo smartphone, il navigatore cartografico e la possibilità di sincronizzare Google Maps e le modifiche fatte al pc sullo schermo dell’auto, oltre all’integrazione di Twitter.

 I motori – Quattro le motorizzazioni disponibili, due benzina, due diesel che hanno beneficiato di interventi mirati a ridurre i consumi grazie a piccoli interventi sul turbocompressore a geometria variabile, sugli attriti interni, la pompa dell’olio e la coppa. II quattro in linea 2.0 D4-D migliora la curva di coppia, con 310 Nm disponibili adesso a 1600 giri/min anziché 1800. I propulsori benzina sono un 1.6 aspirato da 132 cavalli e 160 Nm e il 1.8 da 147 cavalli e 180 Nm. La scelta tecnica al comparto sospensioni opta per un MacPherson all’anteriore e assale torcente al posteriore, soluzione utile per guadagnare spazio nel bagagliaio rispetto a un più pregiato Multilink.

 Alla guida – In verità dal posto di guida non ci sono state grandi novità che hanno catturato la nostra attenzione se non piacevoli (ri-)conferme. Oltre le già citate migliorie riguardanti l’abitacolo è da sottolineare anche una più curata insonorizzazione alle alte velocità. Il 2 litri Diesel D4-D da 150 CV della nostra prova si è dimostrato ancora una volta un motore eccellente quanto a ripresa e pastosità nella guida. Gli si può imputare solo una progettazione non proprio recente che per alcuni aspetti (vedi rumorosità meccanica in accelerazione e qualche strappo nelle marce alte) andrebbe rivista. È in arrivo (non ancora in via ufficiale) il nuovo propulsore Diesel 1.6 creato in collaborazione con BMW, staremo a vedere. Sospensioni, freni e cambio sono nella norma della categoria, digerendo sicuramente meglio una guida pacata e rilassante che una più nervosa e sportiva che tra l’altro non si addice alla tipologia del veicolo.

Tirando le somme, quindi, ancora una volta Toyota ha lanciato un prodotto di grande sostanza e qualità a un prezzo (come ormai ci ha abituato la politica del Marchio) sicuramente concorrenziale, nelle versioni base, e allineato alla concorrenza quanto alle versioni più accessoriate che contano su una dotazione di assoluto rilievo, infoteinment in primis. Nulla da dire quanto alle già citate doti di spazio e grande fruibilità interna che ad oggi la pongono come riferimento per la categoria delle monovolumi compatte.

Gli allestimenti – Già dalla versione base, la Verso (avrebbero anche potuto scegliere un altro nome visto che è lo stesso del modello), la dotazione comprende fendinebbia anteriori, funzione di illuminazione Follow Me Home e gli indicatori di direzione integrali per i nuovi retrovisori elettrici riscaldati.
Salendo c’è le Active in cui troviamo di serie il sistema di ripiegamento elettrico dei retrovisori, i contorni della targa anteriore in vernice Piano Black, la cromatura per i bordi della griglia inferiore e per il contorno dei fendinebbia, i cerchi in lega da 16 pollici, il sedile del passeggero regolabile in altezza, il controllo della velocità di crociera e il sistema Toyota Touch & Go con telecamera posteriore che integra uninterfaccia touchscreen da 6,1 pollici, radio con lettore CD ed MP3, connettività Bluetooth con funzione streaming e connettore USB. Per chi aspira al top di gamma può puntare sullallestimento Style, che include i sensori per il funzionamento automatico dei fari e dei tergicristalli, oltre al dispositivo di offuscamento automatico del retrovisore interno. Di serie ci sono anche il tetto panoramico Skyview, i cerchi in lega da 17 pollici e i fari con scarica ad alta intensità (HID) con luci di marcia diurna a LED integrali. Ancora sconosciuti i prezzi, se non quello di partenza per la versione benzina 1.6 in allestimento Verso che è di 20.950 euro. La vedremo nelle concessionarie nel mese di aprile.

Marco Rocca
23/01/2013 – 16:26

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