Tra gli elementi interessanti della Jeep Grand Cherokee Model Year 2014, viene confermato il propulsore V6 3.0 turbodiesel da 240 CV realizzato dalla VM.
L’azienda italiana, che già negli Anni 80 aveva fornito i motori al SUV americano, propone la medesima unità impiegata dalle Chrysler 300-Lancia Thema che si contraddistingue per alte prestazioni, silenziosità di marcia e contenimento dei consumi.
Quanto alle motorizzazioni a benzina, figurano il 3.6 V6 Pentastar da 290 CV e il poderoso 5.7 V8 capace di 360 CV. Quest’ultimo ha un sistema in grado di rendere “meno drammatico” il consumo di benzina, disattivando una bancata di cilindri ai bassi regimi ad acceleratore poco premuto. Ovviamente non manca la versione SRT, di cui ci occuperemo in un secondo momento.
La prima opzione prevede un sistema 4×4 full time, privo di ridotte e si caratterizza per il contenimento dei pesi. Il Quadra- Trac II per parte sua ha le ridotte e degli speciali sensori che monitorano costantemente l’aderenza degli pneumatici. Nel caso vi siano perdite di aderenza, la trazione viene ripartita adeguatamente tra i due assi fino a un massimo del 100% al retrotreno piuttosto che all’avantreno.
Per quanto riguarda il Quadra-Drive II, esso presenta tre differenziali autobloccanti a controllo elettronico denominati ELSD. Il sistema “legge” istante per istante il grado d’aderenza dei pneumatici, prevedendo in anticipo gli slittamenti e captando la necessaria trazione tramite la distribuzione della percentuale adeguata della coppia.
Tra le peculiarità tecniche figura anche il Quadra-Lift air suspension system, che regola pneumaticamente l’altezza del corpo vettura su cinque posizioni differenti azionabili dal guidatore.
Esteticamente il Grand Cherokee è stato modificato parecchio, divenendo ancor più accattivante. In particolare si segnalano i nuovi gruppi ottici anteriori assai sottili che “incattiviscono a dovere” il frontale, mentre la parte posteriore si distingue principalmente per le inedite luci a LED, e per i doppi scarichi sulle versioni più performanti.
All’interno svetta il nuovo volante sportivo a tre razze, mentre sul fronte dell’infotainment trova luogo lo schermo Unconnect che visualizza diversi parametri della vettura.
Quanto al livello qualitativo dei materiali impiegati, se non si raggiunge l’eccellenza poco ci manca. La “mano italiana” è evidente anche sotto questo aspetto.
Gianmarco Barzan
24/01/2013 – 18:55