Tra pappe, fango e cerniere.
Tutti sanno quanto sia difficile mantenere almeno accogliente la nuova auto. I flagelli possono essere portare i bambini a scuola, o farsi accompagnare dai propri amici a due e quattro zampe.
Ford ha pensato per la B-MAX a dei test extreme, per verificare se questo veicolo multi-activity sia adatto a superare anche questo genere di sfide.
Si tratta di test in laboratorio, per simulare le condizioni difficili in cui un’auto si possa trovare. I materiali degli interni, per esempio, sono stati immersi in liquidi come fango e pappe per verificare la resistenza, e i tessuti sono stati messi alla prova con strumenti appuntiti, mentre le plastiche hanno dovuto sopportare ripetuti colpi assestati con una pesante sfera di gomma dura. Dalle bibite rovesciate alle scarpe sporche di fango.
Campioni dei materiali utilizzati per gli interni sono stati sottoposti a test di resistenza alle macchie e di lavabilità, immersi per 24 ore in diversi tipi di liquidi, e ricoperti di grasso e fango, poi per verificare la resistenza dei tessuti alle abrasioni causate dalle cerniere e dalle fibbie, e nel ‘test del mazzafrusto’ si utilizzano degli strumenti simili a delle armi medievali, composti da sfere chiodate di metallo, che colpiscono i tessuti 600 volte per verificarne la resistenza. Gli stessi tessuti vengono poi ripetutamente sfregati con del velcro per simulare il ripetuto strofinio di zip e cerniere metalliche.
Nei test di impatto, a temperature di anche 30 gradi sottozero, quando le plastiche tendono a essere più fragili, si colpiscono i materiali con una sfera di gomma dura, dieci volte più pesante di un pallone da calcio regolamentare. I tessuti vengono poi sottoposti a cicli di usura nei quali vengono strofinati 60.000 volte, mentre le plastiche subiscono la pressione di borchie di metallo appuntite per verificare la resistenza ai graffi. I tappetini vengono invece sottoposti a lunghi cicli di usura forzata tramite ruote abrasive.
Sembra la stanza degli orrori, ma se può servire a fare meglio…