Con un rapporto peso/potenza anche inferiore a 4 kg/CV, la versione definitiva dell’Alfa Romeo 4C si preannuncia agile, leggera e scattante assecondando la migliore tradizione del Marchio milanese.
Merito innanzitutto dello chassis in fibra di carbonio, esclusivo di tale modello ma che potrebbe estendersi in futuro anche a specifiche vetture Abarth e Maserati. Non è un mistero infatti come la 4C nasca dalla collaborazione tra i tecnici Alfa Romeo e i colleghi dello Scorpione e del Tridente. Quest’ultimo Marchio, tra l’altro, si occuperà della produzione nello storico stabilimento di Modena.
Le dimensioni compatte rendono unica quest’auto a “2 posti secchi”, essendo lunga poco meno di 4 metri, larga 2 , alta 1,18 metri e caratterizzata dal passo inferiore a 2,4 metri. L’impostazione tecnica è a motore centrale e trazione posteriore, fattore che assieme alle raffinate sospensioni a quadrilatero e al contenimento dei pesi citato fa prevedere un comportamento alla guida di prim’ordine.
Al momento l’Alfa Romeo non dichiara la potenza massima, ma potrebbe essere intorno ai 240 CV con possibilità di sfiorare i 300 CV in un’eventuale versione GTA. Quanto alla trasmissione vi è il cambio automatico a doppia frizione ALFA TCT, comandato sia dalla classica leva che dai paddle dietro il volante. Non manca nemmeno il selettore Alfa DNA, che ai tre setaggi finora disponibili (Dynamic, Natural e All Wheather) aggiunge la modalità Race per esaltare l’esperienza di guida in pista. In altre parole, questa regolazione rende più pronta la risposta del motore e l’ESP interviene solamente quando strettamente necessario.
Quanto agli interni ancora non sono state diffuse immagini ufficiali, ma si prevedono sedili fortemente avvolgenti, finiture in fibra di carbonio e il volante con la parte inferiore appiattita.
L’Alfa Romeo 4C verrà svelata al Salone di Ginevra, commercializzata nel corso del 2013 e sarà il primo modello di una serie non limitata a riportare il Marchio del Biscione negli Stati Uniti, dopo quasi vent’anni di assenza.
Gianmarco Barzan
13/02/2013 – 12:37