Accelerazione 0-100 km/h in 3”, 0-200 km/h in 7”, 0-300 km/h in 15” e velocità massima di oltre 350 km/h. Sono queste le prestazioni principali della Ferrari “LaFerrari”, hypercar destinata a una produzione limitata a soli 499 esemplari che si preannuncia il modello più potente di sempre del Cavallino Rampante.
Qui, infatti, vi è un propulsore V12 di 6.263 cc da 800 CV a 9.250 giri/min, associato ad un motore elettrico erogante 120 Kw. Conseguentemente, la potenza di sistema ammonta a 963 CV, quando le attuali monoposto di Formula 1 sviluppano all’incirca 750 CV.
Dialogo tra alte tecnologie – La prima vettura ibrida nella storia della Ferrari ha controlli dinamici integrati con l’aerodinamica attiva e con il sistema HY-KERS; quest’ultimo proveniente dalla massima formula.
Grazie alle logiche sviluppate da Ferrari che sovraintendono a tutti i sistemi, la vettura esprime il limite più elevato senza compromessi.
Proiettata nel futuro è anche l’impostazione degli interni, con un interfaccia uomo-macchina fortemente ispirata alle monoposto di F1; tipo sedili fissi e pedaliera regolabile.
Architettura da manuale – Prima sfida per i progettisti nel delineare “LaFerrari”. L’obiettivo era conseguire la distribuzione dei pesi adeguata (59% sul posteriore) e un passo contenuto, nonostante gli ingombri dei moduli elettrici. Inoltre, tutte le masse sono collocate tra i due assi e il più possibile vicino al pianale in maniera da abbassare il baricentro. Quest’ultimo, infatti, è sceso di 35 millimetri rispetto alla progenitrice Enzo.
I Volt e il max rendimento – L’elevata coppia sviluppata dal motore elettrico ha permesso di favorire il rendimento del V12 agli alti regimi. Ne consegue una spinta eccezionale e continua con la coppia massima di sistema superiore a 900 Nm.
I principali elementi del sistema ibrido sono due motori elettrici, uno per erogare potenza alle ruote e l’altro per i sistemi ausiliari, e un pacco batterie alloggiato nel pianale le cui celle sono assemblate nel Reparto della Scuderia Ferrari dove viene realizzato il KERS della F138. L’esperienza della Scuderia ha consentito anche in questo caso il contenimento dei pesi e delle dimensioni relativi ai singoli elementi, tant’è che le batterie fermano l’ago della bilancia ad appena 60 kg.
La trasmissione è affidata a un cambio automatizzato doppia frizione con 7 marce.
Stile creato in Ferrari – Il team del Centro Stile Ferrari, guidato da Flavio Manzoni, ha concepito le linee de “LaFerrari” lavorando in stretto contatto con gli ingegneri in modo da enfatizzare il legame tra forma e funzione. Così la vettura denota uno stile estremo e avveniristico ma che mantiene al contempo il legame con la tradizione del Cavallino Rampante. Evidente in proposito è il profilo con muso fendente e un cofano anteriore molto basso che pone in risalto i parafanghi muscolosi, ovvero una chiara ispirazione alle forme plastiche delle Ferrari Sport Prototipo Anni 60.
Aerodinamica all’avanguardia – Nel realizzare “LaFerrari” l’obiettivo dei progettisti era ottenere il livello di efficienza aerodinamico più elevato di sempre per una vettura stradale. Tale voglia ha portato a un coefficiente che sfiora lo straordinario valore di 3, grazie a soluzioni tecniche studiate con il CFD e provate in galleria del vento. Tra le dotazioni spiccano gli elementi aerodinamici attivi anteriori (profili dei diffusori e portella sul fondo) e posteriori (profili dei diffusori e spoiler retrattile). Questi elementi si muovono automaticamente in base ai numerosi parametri monitorati in tempo reale, generando il carico necessario per la resistenza complessiva della vettura e cercando la configurazione migliore secondo le diverse condizioni di marcia.
Qui l’unione tra cura aerodinamica, layout sospensivo raffinato (quadrilateri deformabili anteriormente, multilink posteriormente), contenimento ed equilibrio dei pesi, elettronica di controllo fuori dagli standard e la straordinaria potenza di 963 CV permettono a “LaFerrari” di staccare un tempo sul giro a Fiorano inferiore all’1’20”, mostrandosi di 5” più rapida della Enzo e di oltre 3 secondi rispetto alla F12berlinetta. La Ferrari per antonomasia, insomma.