Sportiva, piccolina, ma con i ricordi della razza. Forse…
Si inzia col comprendere il carattere dell’Alfa Romeo 4C: motore centrale capacje di sputare fino a 240 CV, trazione posteriore, peso di 895 kg, accelerazione 0-100 km/h in 4”5/10, accelerazione laterale di 1,1 g e decelerazione massima pari a 1,25 g. Quanto basta per accontentare anche gli alfisti più critici e suscitare l’interesse della clientela fedele ad altri marchi, Lotus compresa.
Speciale per il debutto – Al Salone di Ginevra si sono aperti gli ordini della 4C Launch Edition, che sarà prodotta in tiratura limitata e numerata: 400 esemplari in Europa, Africa e Middle East, 500 in Nord America e 100 nel resto del mondo. Tale allestimento precede la commercializzazione della 4C di serie di qualche mese, la quale verrà realizzata in 3.500 unità annue, e può “vestire” due livree: Rosso Alfa, oppure Bianco Carrara opaco. Inoltre, spicca il kit aerodinamico comprendente cornici proiettori, spoiler e calotte degli specchietti retrovisori in fibra di carbonio, nonché diffusore posteriore in alluminio con finiture scure, fari Bi-LED e cerchi in lega (da 18” anteriormente e da 19” posteriormente) con trattamento scuro. Parte dell’opera le prese d’aria frontali, pinze freno di colore specifico, impianto di scarico racing (dal sound più Abarth che Alfa Romeo, a dire il vero) e il kit di sospensioni sportive.
Interni fin troppo minimalisti – L’abitacolo dell’Alfa 4C mostra alti e bassi a seconda degli aspetti. Da un lato, infatti, compaiono i bei sedili anatomici e il volante sportivo in pelle, la pregevole fibra di carbonio a vista del telaio e gli spettacolari indicatori digitali. Per contro si è un po’ esagerato nel ricorrere al carry over attingendo da modelli molto meno blasonati. A tale riguardo le leve devioluci e del tergicristallo (al pari del blocchetto d’accensione) sono i medesimi della Fiat Grande Punto, le bocchette del climatizzatore somigliano parecchio a quelle delle Alfa 145/146, mentre la pulsantiera del cambio Alfa TCT è la stessa della 500 Abarth.
Comprendiamo fin che si vuole sulla filosofia della vettura, ma forse, dato il prezzo di 60.000 euro, si poteva fare di più. Infine, meglio sarebbe stato collocare i paddle del cambio fissi al piantone, anziché solidali al volante, sullo stile della 8C Competizione per intenderci.
Stile esterno accattivante – Ai designer del Centro Stile Alfa Romeo va il plauso di aver mantenuto la linea originaria della 4C Concept, senza troppi stravolgimenti.
La rinuncia visibile alla carenatura dei fari anteriori è soli punto della Carta d’Identità, ma il nuovo sistema a LED nulla toglie alla personalità, che alterna stilemi sapienti e richiami nostalgici, tipo alla 33/2 litri Stradale,
Monoscocca in fibra di carbonio – L’Alfa Romeo 4C è il coupé compatto ad avere una monoscocca in fibra di carbonio. E’ a tecnologia “pre-preg” di derivazione Formula1 adottata dalle supercar più avanzate;
Risultato: un peso di appena 65 kg di tale insieme. Poi le strutture anteriore e posteriore del telaio, nonché la gabbia di rinforzo del tetto sono interamente in alluminio, mentre la carrozzeria è realizzata in materiale composito a bassa densità e alta resistenza.
L’assemblaggio completo della 4C avviene presso lo storico stabilimento Maserati di Modena secondo accurate sinergie di gruppo tra il Marchio milanese e il Tridente.
Tecnica Alfa Romeo – Il motore della 4C è il nuovo 4 cilindri 1750 Turbo Benzina a iniezione diretta, con basamento in alluminio (ricordate i bialbero Alfa di un tempo?) Questo bel propulsore, collocato in posizione posteriore centrale, può tirare fuori 240 CV di potenza e 350 Nm di coppia contando sul turbocompressore abbinato alla tecnologia “Scavenging” che minimizza i ritardi di risposta della sovralimentazione. Inoltre, vi è il doppio variatore di fase continuo e l’albero motore a otto contrappesi. Si tratta di un propulsore esclusivamente Alfa Romeo dai tempi dell’ultimo V6 “Busso”.
La trasmissione fa suo il cambio doppia frizione Alfa TCT, mentre per la gioia degli alfisti la trazione è rigorosamente posteriore (adesso Può accadere ancora). Ovvio il sistema Alfa DNA che regola la risposta del motore e dei controlli elettronici di trazione e stabilità. Questi ultimi (fattore raro) possono essere completamente esclusi restituendo al pilota capace il piacere di gestire coreografiche traiettorie e derapate di potenza, aiutato dello sterzo diretto e privo di servoassistenza.
Le sospensioni anteriori sono a quadrilateri deformabili, ovvero un must delle migliori Alfa Romeo; posteriormente alloggia invece un più convenzionale McPherson.
Aspettando Giulia la novità Alfa Romeo è questa 4C: alienatevi o gioite!