Gran Premio del Qatar
Vince Lorenzo, ma Rossi fa sognare in rimonta
Lo spagnolo scappa via, anche a causa di un piccolo errore di Vale, che poi si lancia in un’inarrestabile risalita. Marquez completa il podio davanti a un Pedrosa meno combattivo del previsto.
“Finalmente!” Abbiamo pensato ieri sera, incollati davanti al televisore, mentre seguivamo la prima gara stagionale della MotoGP. E non solo perché, suoi tifosi o meno, abbiamo di nuovo fra i protagonisti un italiano, dopo due anni di assoluta supremazia spagnola, con qualche saltuaria parentesi australiana (leggi Stoner). Ma anche perché la tensione è rimasta alta sino alla fine, a differenza degli ultimi due anni, nei quali Valentino Rossi lottava nelle retrovie. Questa volta, invece, il dottore ha chiuso al secondo posto dopo un’entusiasmante gara in rimonta, conclusa in bagarre con il giovane e promettente pilota della Honda, Marc Marquez.
La cronaca – Dopo un’ottima partenza, Rossi, incollato a Dovizioso, in fondo al lungo rettilineo finale azzarda il sorpasso in staccata, trovandosi però davanti, in piena curva, Dani Pedrosa. Il pesarese è costretto ad allargare per non tamponarlo (nel contatto gli si piega anche il parafreno). Risultato: passa da quarto a settimo e deve ricominciare tutto daccapo. Nel frattempo Lorenzo scappa, inseguito da Pedrosa, che non riesce a tenerne il passo, e da Crutchlow. A questo punto dalle retrovie spunta Marquez, che si libera pian piano di tutti gli avversari, compreso il suo compagno di squadra, e si mette saldamente al secondo posto. Sembra tutto finito, invece Rossi, superato (a fatica) Bradl, inizia a “martellare” tempi attorno all’1’56”, gli stessi di Lorenzo ormai in fuga solitaria. E al diciottesimo giro piomba su Crutchlow, che dopo una staccata furibonda finisce lungo: ora nel mirino del pesarese ci sono le due Honda ufficiali. Basta solo un altro giro e anche Pedrosa viene passato, mentre col più ostico Marquez c’è un botta e risposta nelle ultime due tornate. Alla fine, comunque, il dottore sale sul secondo gradino del podio, completando la doppietta della Yamaha.
Le conclusioni – Senza Valentino la MotoGP è più noiosa? Difficile negare questa tesi, anche per i suoi detrattori. Quando c’è lui in forma e con la moto a posto, ogni gara è eccitante, anche perché nei duelli “corpo a corpo” la sua classe sembra immutata, alla faccia di chi lo dava già per pensionato. In ogni caso, dopo il ritiro di Casey Stoner, quest’anno sembrano esserci più protagonisti pronti a contendere il mondiale a Jorge Lorenzo. Da Crutchlow a Marquez, in attesa che Pedrosa diventi più cattivo, come aveva dimostrato di saper essere lo scorso anno, in diversi testa a testa con il rivale della Yamaha.
Finora, a renderlo più nervoso che concreto, c’è sicuramente la rivalità con il giovane compagno di team, che all’esordio nella massima serie non solo gli tiene testa, ma gli mette spesso le ruote davanti. E in prova ci sono state già le prime scintille, con Dani che, stanco farsi “rubare” la scia, ha chiuso di colpo il gas rischiando d’innescare un pericoloso tamponamento.
E la Ducati? Dopo l’ottimismo delle prove di sabato, ecco che ritorna la realtà delle gare. Dovizioso ha chiuso al settimo posto davanti ad Hayden. Per loro, ça va sans dire, la strada è lunga e ancora in salita.
André Rossi
08/04/2013 – 17:35