Subaru Italia risponde
Oggetto: gli articoli apparsi riguardo Il Trasferimento a Milano
Subaru Italia sta affrontando un profondo cambiamento delle strategie aziendali che non porteranno ad un abbandono del suolo italiano per convenienza economica, ma, al contrario, verrà consolidato il ruolo centrale dell’azienda per il mercato europeo. L’azienda è pienamente consapevole del fatto che un tale cambiamento provochi uno sconvolgimento nel tessuto sociale locale, dove Subaru ha avuto per lungo tempo la propria sede, ma non può evitare di operare quei cambiamenti senza i quali la propria esistenza in Italia potrebbe essere messa in discussione.
Con riferimento agli articoli apparsi nei giorni scorsi, soprattutto sulla stampa locale, Subaru Italia stigmatizza con fermezza le notizie fuorvianti riportate in merito alla conduzione da parte dell’Azienda dei confronti con le Organizzazioni Sindacali e le Istituzioni Pubbliche in relazione al prospettato trasferimento di parte della propria attività aziendale a Milano ed, ancor più, le offensive illazioni contenute in merito ad una presunta ambiguità del proprio management o ad una volontà di aprire trattative economiche individuali con i singoli dipendenti, scavalcando il ruolo istituzionale del Sindacato.
Il Presidente di Subaru Italia ha più volte manifestato e dato prova della propria volontà di discutere ogni aspetto della vicenda con gli interlocutori istituzionali, sino a confermare tale disponibilità con comunicazione indirizzata alla Provincia di Trento il giorno 2 aprile 2013, il cui contenuto non prospettava certo il “congelamento del trasferimento per tre mesi”, ma solo l’ovvia astensione dal darvi esecuzione durante il periodo utile alla discussione, né la possibilità che sarebbero stati trasferiti a Milano “solo alcuni soggetti per rappresentanza”.
Del tutto coerentemente, Subaru ha quindi tempestivamente convocato una riunione presso Confindustria per il giorno 5 aprile proprio con questo scopo, invitando al tavolo tanto le RSA e la CGIL che la Provincia di Trento, la quale ultima ha ritenuto di declinare l’invito, non ritenendolo conforme alle intese raggiunte.
Oggetto dell’incontro, che avrebbe dovuto rappresentare proprio l’inizio di quel tavolo di lavoro tanto auspicato da tutti gli interlocutori, avrebbe dovuto essere la discussione e l’ulteriore approfondimento con le Organizzazioni Sindacali e le Istituzioni del piano di spostamento elaborato dai vertici di Subaru, inclusi tutti gli aspetti connessi al prospettato trasferimento dei dipendenti, anche al fine di rendere evidente come l’impatto sugli stessi sarebbe notevolmente ridotto rispetto al numero di 43 lavoratori sempre pubblicizzato da parte sindacale.
La discussione non è stata resa possibile dall’assenza della Provincia, riconosciuta quale fondamentale soggetto interlocutore della discussione, e dalla pretesa del Sindacato di avere un contatto diretto con i vertici di Subaru “dove vengono prese le decisioni”. Subaru Italia, ad ulteriore manifestazione della propria disponibilità senza condizioni al dialogo ed al confronto, ben lungi dal dimostrarsi “terrorizzata” da un coinvolgimento dei vertici del Gruppo, ha preso atto della richiesta e si è immediatamente attivata per l’estensione del tavolo ai responsabili, all’interno del Gruppo Subaru, del progetto di riorganizzazione del mercato europeo
Redazione MOTORAGE
10/04/2013 – 17.58