GP d’America – Ad Austin, Marquez nella storia
Il giovanissimo della Honda non lascia scampo ai suoi avversari, e diventa il più giovane pilota a vincere un gran premio nella massima serie.
Ha solo 20 anni, ma Marc Marquez, solo da quest’anno pilota ufficiale della Honda in MotoGP, è già per tutti un fenomeno. Non solo ha messo in riga per due gran premi consecutivi il più esperto compagno di squadra Daniel Pedrosa, ma ha anche già vinto la sua prima gara nella classe regina, cosa che non era riuscita in passato nemmeno ad altri extraterrestri di questo sport, come Stoner, Lorenzo e lo stesso Valentino Rossi.
La cronaca – Non è stata una gara emozionante come quella del Qatar, con le due Honda, troppo superiori alle rivali, scappate via fin dai primi giri. Lorenzo ha provato a rimanere attaccato al trenino dei suoi connazionali, ma nonostante un riavvicinamento a Pedrosa nelle ultime tornate, si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio.
Ottima, subito dietro al suddetto trio, la gara di Cal Crutchlow che, nonostante un “lungo” in fondo al rettilineo, ha tenuto il passo dei primi, giungendo quarto alla bandiera a scacchi. Solo sesto Valentino Rossi, che ha faticato non poco per superare Bautista e poi, anche a causa di un problema al disco del freno anteriore, non è riuscito a rientrare su un agguerritissimo Stefan Bradl, quinto. L’attesa bagarre, comunque, non c’è stata neanche nelle prime posizioni: al 13° giro Marquez è entrato in un piccolo pertugio lasciato dal compagno di squadra, che dopo aver provato a rimanergli in scia, alla fine ha dovuto arrendersi.
Ultima nota per Dovizioso, settimo dietro a Rossi. Nonostante una Ducati non ancora al top, il romagnolo non si è lasciato intimidire e nel finale ha scavalcato anche Bautista. Questa era una pista abbastanza favorevole alla Rossa di Borgo Panigale, ciononostante, lui ci ha messo del suo per portare a casa questo risultato.
Campionato da godersi fino in fondo – L’avevamo già detto all’inizio e lo ribadiamo: questo sarà un campionato incerto fino alla fine, con Honda e Yamaha ufficiali – e relativi piloti – a darsi battaglia. Marquez, come ammette lui stesso con una modestia fuori dal comune, si toglie dalla sfida per il Mondiale, sostenendo che vuole solo divertirsi e imparare il più possibile.
In ogni caso sarà ben più che una mina vagante in questa stagione. “E’ stata una brutta gara”, ammette Valentino al termine. “Sapevamo di doverci difendere qui, ma ho avuto un sacco di problemi in frenata: ho perso una parte del disco e la moto vibrava molto. Il bilancio delle prime due gare è comunque positivo”. Nonostante i due anni di “magra”, dopo tutto quello che ha fatto in carriera si meriterebbe quantomeno un po’ di pazienza prima di essere catalogato come “pensionato sulla via del tramonto”. Ma sono già tutti pronti a dire che il Qatar è stato un fuoco di paglia e che lui non è più “il dottore” di un tempo. Non resta che aspettare la sfida di Jerez, in calendario fra due settimane, per vedere come si comporterà. Intanto lui dichiara sorridente: “Adesso arrivano delle piste buone, a noi più favorevoli, e quindi sicuramente lotteremo per il podio”. E chi lo conosce bene, giura che la pensione è ancora molto lontana…
André Rossi
22/04/2013 – 17:18