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Maserati Ghibli – Via col vento

 Trascorsi appena tre mesi dal lancio della nuova Quattroporte, la Maserati presenta al Salone di Shangai la Ghibli. Si tratta di una berlina appartenente al Segmento E, capace di sferrare l’attacco a modelli come BMW Serie 5 e Jaguar XF. Per la Casa di Modena è una prima assoluta in tale categoria, che dovrebbe facilitare il raggiungimento dell’obiettivo pari a 50.000 vetture annue complessive. Target che i vertici del Tridente si sono imposti di conseguire entro il 2015, attraverso Quattroporte, la medesima Ghibli, la futura Levante e le sportive GranTurismo e GranCabrio.

  Stile moderno e qualche cenno storico – Il design della Maserati Ghibli evidenzia una marcata parentela con la Quattroporte, ma riesce comunque a differenziarsi adeguatamente. La calandra rimanda alla classica A6 GCS degli Anni 50, mentre i modernissimi gruppi ottici anteriori mostrano le tre luci diurne integrate che riprendono lo stile delle feritoie laterali; una raffinatezza notevole. Il profilo laterale è caratterizzato dalla nervatura che si sviluppa dalle prese d’aria anteriori, per terminare dietro i proiettori posteriori. Questi ultimi si ispirano a quelli della Quattroporte, completando un “Lato B” snello ed elegante, forse ancor più rispetto alla “sorella maggiore”. Quanto alle dimensioni, la Ghibli è lunga 4,97 metri (29 cm in meno nei confronti della Quattroporte).

 All’interno si ritrovano parecchi aspetti provenienti dall’ammiraglia Maserati, come per esempio il volante, la leva cambio e i paddle fissi al piantone, i rivestimenti in pelle pregiata e il sistema di infotainment. Il cruscotto per parte sua ha un design specifico, decisamente più sportivo e “driver oriented” rispetto a quanto proposto dalla Quattroporte. In sintesi, un ambiente molto curato e raffinato, anche se con qualche concessione al carry over. Al riguardo il pulsante di azionamento delle luci, nonché la relativa rotella di regolazione in altezza dei fari sono gli stessi della ben meno nobile Chrysler 300C. Da quest’ultima, inoltre, proviene una piccola parte del pianale, il sistema elettrico e l’impianto di climatizzazione. Le sinergie di gruppo terminano qui; tutto il resto è squisitamente Maserati.

 C’è anche il diesel con un sound speciale – La Ghibli è la prima Maserati della storia a proporre un propulsore a gasolio. Fattore che sino a pochi anni fa avrebbe indotto molti a gridare allo scandalo; oggi, però, tutto è cambiato in virtù del progresso compiuto da tali motorizzazioni e dalla loro consolidata presenza anche presso brand prestigiosi. In altre parole, se perfino un marchio come Jaguar ha le sue brave unità diesel, altrettanto può fare Maserati i cui “quarti di nobiltà” sono analoghi. In dettaglio, si tratta di un V6 3.0 turbodiesel realizzato dalla VM e adeguatamente personalizzato dai tecnici Maserati. La potenza massima è di 275 CV, mentre la coppia ammonta a 600 Nm, assicurando lo scatto da 0 a 100 km/h in 6”3/10. Inoltre, per il mercato italiano tale motore verrà proposto anche in versione da 250 CV, al fine di non incorrere nel “super bollo”.
Come se non bastasse, due attuatori acustici (situati vicino ai tubi di scarico) accentuano i toni più distintivi del propulsore, rendendo il sound intenso ed entusiasmante specialmente quando il pilota aziona la modalità Sport. Rimanendo in argomento, oltre al succitato diesel, la Ghibli è realizzata con due motori V6 a benzina sovralimentati da 3,0 litri. Nel suo pacchetto tecnologico figurano anche il cambio automatico a otto rapporti, la trazione posteriore, oppure il nuovo sistema di trazione integrale Q4. Il più potente dei V6 è il Twin Turbo della Ghibli S, erogante 410 CV di potenza massima a 5.500 giri/min., nonché un picco di coppia pari a 550 Nm (da soli 1.750 giri/min.). Questo motore equipaggia sia la versione con trazione posteriore sia la Q4, consentendo alle due configurazioni lo scatto 0-100 km/h rispettivamente in 5” netti e in 4”8/10. Pur erogando la bellezza di 330 CV e 500 Nm di coppia, il secondo motore a benzina V6 3.0 sovralimentato fa registrare consumi di soli 9,6 litri/100 km nel ciclo combinato. E l’accelerazione 0-100 km/h in 5”6/10 non richiede commenti. Infine, entrambi i V6 a benzina, con i loro turbocompressori paralleli, sono stati sviluppati da Maserati Powertrain, in collaborazione con la Ferrari che si occupa anche della produzione a Maranello.

 Nel comportamento su strada, la Ghibli mette in campo layout sospensivi particolarmente raffinati, ovvero a quadrilateri deformabili anteriormente e multilink a 5 leve posteriormente. Il tutto con la possibilità di richiedere gli ammortizzatori a controllo elettronico Skyhook. Facile a questo punto ipotizzare come la Maserati Ghibli diventi il benchmark della propria categoria in termini di tenuta di strada, stabilità e handling. In fondo è quanto avviene per la “sorella maggiore” Quattroporte rispetto alle sue competitor.

Gianmarco Barzan
23/04/2013 – 12:23

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