Audi si prepara per Le Mans
Tra poche settimane avrà luogo la novantesima edizione della 24 Ore di Le Mans, ovvero una delle gare automobilistiche più affascinanti al mondo. La Audi scenderà in pista con le R18 e-tron quattro, ponendosi l’obiettivo da “guinnes dei primati” di vincere ancora una volta. A Le Mans, infatti, la Casa dei quattro anelli ha ottenuto 11 vittorie su 13 gare disputate dal 1999, classificandosi al secondo posto tra i vincitori di tutti i tempi a La Sarthe, mentre la prima piazza è ancora della Porsche.
Un record tira l’altro – Durante questi anni a Le Mans, la Audi ha anche conquistato ben 27 podi. Inoltre, nel 2000, 2002, 2004, 2010 e 2012 la Casa di Ingolstadt si è piazzata su tutti i posti del podio. Degno di nota pure il record di percorrenza sulla distanza ottenuto nel 2010 con la R15 TDI: 5,410.713 chilometri.
Aerodinamica ottimizzata – In questi quattordici anni di partecipazione dell’Audi alle gare di durata, i progressi in termini aerodinamici sono stati impressionanti. A titolo d’esempio, quando il progetto è stato lanciato nel 1999, l’ala posteriore della R8 da gara presentava volumi massimi di 2.000 mm in larghezza, 400 mm in lunghezza e 150 mm in altezza. Oggi queste dimensioni, riferite alla R18 e-tron quattro, appaiono ridotte a 1.600 x 250 x 150 mm. Conseguentemente, viene diminuita la resistenza all’avanzamento, a pieno beneficio tanto della velocità quanto dei consumi. Il tutto avviene mantenendo inalterata la deportanza, grazie anche ai più avanzati studi sui flussi d’aria.
L’innovazione come missione – Giunta alla sua seconda stagione agonistica, la Audi R18 e-tron quattro che parteciperà a Le Mans è stata migliorata in termini di aerodinamica, termo management, costruzione leggera e sicurezza attiva. Quanto agli schemi motoristici, attraverso l’innovativa combinazione tra l’asse posteriore a trazione tradizionale, con propulsore V6 TDI 3.7, e quello anteriore a trazione elettrica, la R18 rimane la prima auto da corsa Audi ad alimentazione ibrida. In dettaglio, il sistema elettrico è collocato nella parte anteriore della macchina e, si compone da due alberi motore e da un gruppo generatore (MGU). Quest’ultimo integra un meccanismo ad ingranaggi, alimentato con energia elettrica attraverso l’accumulatore a volano situato nell’abitacolo. Tale complesso viene caricato dall’MGU durante le frenate, restituendo la propria energia nelle accelerazioni. In sintesi, la Audi utilizza le competizioni come ineguagliabile banco di sperimentazione per soluzioni che andranno sulle vetture di tutti i giorni. Non per altro innovazioni “Made in Ingolstadt” come i motori TDI, TFSI, il turbo a geometria variabile VTG e le strutture ultra leggere hanno visto un trasferimento dalla pista alla strada.