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Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo MultiAir TCT

  Impressioni di guida

Cambio sprint – Caratterizzata dal cambio automatico a doppia frizione Alfa TCT (optional), l’Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo Benzina MultiAir 170 CV accelera da 0 a 100 km/h in 7”7/10, oltre a essere accreditata di un consumo medio combinato di 5,2 litri per 100 km. A titolo di confronto, il medesimo modello con il cambio manuale a 6 rapporti ferma il cronometro a 7”8/10 sullo 0-100 km/h e fa segnare 5,8 litri per 100 km. In dettaglio, la trasmissione Alfa TCT consente l’innesto del rapporto successivo mentre quello precedente è ancora inserito. Il risultato è una cambiata veloce e reattiva, accompagnata dall’erogazione continua di coppia senza perdite di potenza, nonché all’insegna di consumi inferiori fino al 10% rispetto alla stessa motorizzazione con cambio manuale.

 Trasmissione d’effetto – Il cambio Alfa TCT dispone sia della funzione completamente automatica, posizionando in Drive la leva centrale, che della modalità manuale sequenziale. Quest’ultima è gestibile sempre tramite la leva, tirandola per salire di rapporto e spingendola per scalare, oppure mediante i paddle dietro il volante. Inoltre, l’Alfa TCT interagisce perfettamente con il sistema Alfa D.N.A. che regola diversi parametri dinamici.
Su strada, posizionando la leva in Drive e lasciando l’Alfa D.N.A. in Normal, le cambiate sono impercettibili a pieno beneficio del comfort di marcia. Chiedendo il massimo in termini prestazionali, invece, è consigliabile settare il manettino del D.N.A. in Dynamic e utilizzare la funzionalità manuale del cambio. A questo punto vengono inibiti sia il kick down, sia il passaggio automatico al rapporto superiore. In altre parole la cambiata è decisa esclusivamente dal pilota, a differenza di quanto avviene con il PDK delle ben più costose Porsche, mai completamente svincolato dagli automatismi. Infine, approssimandosi al regime di potenza massima i passaggi di marcia divengono piuttosto “secchi” per la gioia dei guidatori sportivi, mentre in scalata il sistema effettua spettacolari doppiette.

Motore con due anime – Il propulsore 4 cilindri monoalbero 1.368 cc Turbo MultiAir, si comporta in modo molto differente a seconda del settaggio relativo al D.N.A. Lasciando tale sistema in Normal, le risposte all’acceleratore sono piuttosto rallentate e sovente occorre pigiare parecchio sul pedale destro per ottenere un certo brio. Tutto cambia inserendo la regolazione Dynamic; a questo punto il motore risponde deciso a ogni minima pressione sull’acceleratore, esibendosi in una progressione vigorosa e costante dai bassi regimi fino a 5.500 giri/min.. Inutile dire che in questi casi, complice la reattività del cambio a doppia frizione, i sorpassi divengono “un gioco da ragazzi”.

Alfa confortevole – La sensazione che abbiamo ogni volta che guidiamo una Giulietta con l’assetto normale (quello sportivo è optional), è che si sia privilegiato il comfort perdendo un pizzico del dinamismo tipicamente Alfa Romeo. In sostanza, la risposta degli ammortizzatori è morbida e assorbe impeccabilmente le asperità della strada, ma per contro nella guida sportiva emerge un lieve beccheggio che tuttavia non genera problemi. Intendiamoci, tenuta di strada e stabilità rimangono ai massimi livelli, ma accontentandosi dell’assetto normale si rimpiange ancor più la raffinata sospensione a quadrilatero alto della 147, decisamente più efficace nel recuperare camber in curva rispetto al semplice McPherson (per quanto evoluto) della Giulietta. Il tutto si traduce, nei confronti della progenitrice, in minore celerità nel raggiungere l’appoggio in curva e in una maggiore propensione al sottosterzo. Sottosterzo che, è doveroso sottolinearlo, viene limitato azionando la modalità Dynamic.

Quest’ultima, infatti, inserisce l’electronic Q2, ossia un upgrade dell’ESP che agisce come differenziale autobloccante elettronico ridistribuendo adeguatamente la coppia tra le due ruote motrici. Forse qualcuno si chiederà che fine abbia compiuto il Q2 meccanico, il differenziale autobloccante Torsen dell’omonima versione della 147. La risposta sta nel fatto che tale sistema lavora in perfetta simbiosi con le sospensioni anteriori a quadrilatero alto, ma è poco compatibile con il McPherson perché potrebbe indurre a violente reazioni allo sterzo. A meno di non voler effettuare pesanti e costose modifiche alla suddetta sospensione, fattore che è avvenuto solo in parte per la Giulietta forse a causa della filosofia “less is more”.

 E sulla Quadrifoglio Verde…- Tornando a trattare dell’eccellente cambio Alfa TCT a doppia frizione, esso dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) esordire prossimamente anche sulla Giulietta Quadrifoglio Verde, sicuramente la versione più in linea con l’immagine Alfa Romeo. Sarebbe un’accoppiata vincente: un vero cambio sportivo per un vero motore Alfa.

Gianmarco Barzan
03/06/2013 – 13:22

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