Jaguar XF 2.0 JT1 – Piacevole sorpresa
Della Jaguar XF 2.0 JT1 a benzina, in listino da pochi mesi, non si è parlato molto in generale. Peccato, perché tale versione vanta parecchie qualità meritevoli di approfondimenti, fermo restando il fatto che le motorizzazioni diesel manterranno la loro indiscussa leadership commerciale. La maggior parte delle XF circolanti, infatti, ha un propulsore alimentato a gasolio, ossia il 4 cilindri 2.2 (200 CV), oppure il V6 3.0 (declinato nelle potenze da 240 e 275 CV). E tale quadro non è destinato a mutare sostanzialmente, considerato come le unità diesel si siano arricchite del 2.2 erogante 163 CV.
Motore inedito – Innanzitutto la XF 2.0 JT1 è la prima Jaguar della storia con motore 4 cilindri a benzina; frazionamento che fino ad oggi per la Casa di Coventry era appannaggio delle unità diesel. Perfino la tanto vituperata X-Type, infatti, riguardo i motori a ciclo otto non è mai scesa sotto i sei cilindri. Analizzando i dettagli, il propulsore della XF 2.0 JT1 ha una cilindrata effettiva di 1.999 cc, l’iniezione diretta in camera di scoppio e la sovralimentazione con turbocompressore. Quest’ultimo rappresenta un altro inedito per i motori Jaguar a benzina, da molti anni legati al compressore volumetrico sulle versioni top performance. Quanto a potenza e coppia massime, i valori sono rispettivamente di 240 CV a 5.500 giri/min., nonché di 340 Nm a 2.000 giri/min.. Quanto basta alla non leggerissima XF per scattare da 0 a 100 km/h in 7”9/10, a fronte della velocità massima di 241 km/h.
8 marce, grande passo – Per quanto concerne la trasmissione, l’XF 2.0 JT1 conferma la trazione posteriore e l’eccellente cambio automatico ZF ad otto rapporti. Cambio ormai impiegato da parecchie auto di prestigio delle più svariate Case, che nell’esecuzione Jaguar si distingue particolarmente per passaggi di marcia tanto morbidi, quanto veloci. Infine, gli otto rapporti rappresentano garanzia di notevoli prestazioni “con un occhio di riguardo” ai consumi.
Soddisfazioni plus – Guidando la XF 2.0 JT1 si nota immediatamente la silenziosità di marcia. In particolare, il motore appare molto bene isolato acusticamente e questo cela in parte il sound non propriamente entusiasmante. La spinta diviene notevole superati i 2.000 giri/min. e si mantiene costante fino al regime di potenza massima; il tutto viene perfettamente assecondato dal cambio citato poc’anzi, che può essere gestito in maniera totalmente automatica, oppure manuale. Modalità questa attuabile esclusivamente con le levette al volante che, a voler essere pignoli, possono generare confusione nelle curve più strette ruotando assieme al volante stesso. “Mal comune, mezzo gaudio” verrebbe da dire, considerato come le famigerate levette siano la norma nel segmento della Jaguar XF, se non fosse che è arrivata la Maserati Ghibli con i suoi praticissimi paddle fissi al piantone.
Per quanto concerne tenuta di strada e stabilità, la XF è stata a lungo il benchmark nel proprio segmento e la 2.0 JT1 conferma il comportamento preciso, rassicurante e scevro dal sottosterzo anche nelle curve impostate “alla garibaldina”. Forse lo sterzo potrebbe essere un po’meno leggero alle alte velocità, ma in compenso non è esageratamente diretto da dovere impensierire nei piccoli angoli di sterzata necessari nei curvoni autostradali. Molto buona anche la capacità frenante, potente e praticamente esente da affaticamenti.
Salotto buono – Gli interni della Jaguar XF continuano a essere un vero trionfo di pelle e legni pregiati; materiali accompagnati da aspetti high-tech come l’illuminazione blu cobalto, le bocchette di climatizzazione che si aprono automaticamente, oppure il Jaguar Drive Selector che emerge spettacolarmente ad ogni avviamento. Inoltre, il sistema di navigazione satellitare del Model Year 2014 beneficia di modifiche al layout delle mappe, nonché di una tastiera aggiornata. L’abitabilità è ottima davanti, mentre dietro i passeggeri d’elevata statura devono fare i conti con il padiglione piuttosto basso. E’ il “prezzo da pagare” per l’aspetto da coupé della XF; auto esteticamente moderna ancora oggi nonostante i cinque anni buoni trascorsi dalla sua presentazione. Con lei, lo ricordiamo, ha avuto inizio il nuovo (e audace) corso stilistico Jaguar.
Gianmarco Barzan
26/06/2013 – 17:26