Il nuovo motore 1.6 i-DTEC gioca per Honda un ruolo fondamentale. Non solo perché è stato sviluppato ex novo sfruttando la tecnologia “Earth Dreams” (che combina efficienza ambientale a prestazioni dinamiche, afferma Ryouji Nakagawa, Capo Progetto) ma soprattutto perchè consente al SUV della Casa giapponese, la CR-V, di entrar a far parte di quel segmento di mercato che oggi, a dispetto di una crisi che stringe ancora una volta la sua morsa, è in continuo aumento. La CR-V con motore i-DTEC è abbinato alle due ruote motrici, quindi per parlare dei concorrenti bisogna andare a pescare tra i SUV a due ruote motrici equipaggiati con motori Diesel compresi tra 1.5 e 2.0 litri. Come la Nissan Qashqai o la nuova Kia Sportage, pur di categoria inferiore ma validi come riferimenti, giusto per intenderci.
Prodotto a Swindon, in UK, il nuovo 1.6 Diesel con testata in alluminio unita a un monoblocco aperto in alluminio pesa 47 kg meno del diesel 2.2 litri, percorre circa 22,2 km/litro ed emette solo 119 g/km di CO2. Lobiettivo chiave per gli ingegneri di sviluppo Honda è stato quello di ridurre lattrito meccanico del motore portandolo allo stesso livello di un motore a benzina. “Tutte le parti rotanti sono state attentamente ottimizzate per ridurre lattrito,” afferma Kiyoshi Saito. Per esempio, è stato utilizzato un mantello del pistone più corto e più stretto. A 1.500 giri/min, li-DTEC da 1,6 litri presenta un attrito inferiore di circa il 40% rispetto alli-DTEC da 2,2 litri. Dimagrisce così a 1.543 Kg la massa totale della vettura (visto che manca la trazione integrale) per un risparmio di 116 kg a tutto vantaggio di consumi ed emissioni.
Il propulsore sviluppa 120 CV a 4.000 giri/min con una coppia di 300 Nm a 2.000 giri. Su strada la CR-V scatta da 0 a 100 km/h in 11,2 secondi per una velocità massima di 182 km/h. Forse più interessante a questo punto parlare di consumi visto che sono il punto di forza di questo nuovo propulsore. Con 4,5 litri/100km Honda dichiara percorrenze anche superiori vicine ai 1.200 chilometri.
Su strada – Il motore regala uno straordinario “tiro” alle basse velocità, con consumi che come detto, sono davvero minimi anche sui percorsi collinari e ricchi di curve. Nonostante la cilindrata contenuta e la massa che comunque è rimasta quella di una SUV (seppur alleggerita), il piccolo Diesel non fa una piega nel portare a spasso la CR-V. Altra nota positiva viene dal fatto che vista la grande rotondità di funzionamento non è richiesto un uso eccessivo del cambio. L’unico appunto che si può fare è quello di lasciare a casa velleità sportive.
Se per natura i SUV non sono vetture da guidare con il coltello tra i denti, con questo motore è bene gustarsi la coppia e lo spunto in basso piuttosto che le prestazioni pure.
Per concludere, con simili caratteristiche il nuovo 1.6 Diesel rappresenta a nostro avviso la scelta ideale per chi non soffre di particolari pruriti al piede destro e per chi non è interessato a fruire della trazione integrale (visto che, è bene ricordarlo, con le gomme invernali e due sole ruote motrici a volte ci si muove meglio che con una 4HONDA-CR-V-nuovo-1-6-i-DTEC “on-demand” che ne è sprovvisto).
Rivista anche nell’assetto, cosi come nello sterzo e nell’impianto frenante visto il peso minore, la CR-V resta un’auto soprattutto silenziosa, molto confortevole e capace di digerire anche lo sconnesso. Notevoli come sempre le doti di carico e di abitabilità interna, come pure il livello di finitura.
Proposta con il solo cambio manuale a 6 rapporti, la CR-V può essere scelta tra gli stessi quattro allestimenti già a catalogo per gli altri motori, vale a dire: Comfort, Elegance, Lifestyle e il più ricco Executive. Per il momento non si conoscono ancora i prezzi che saranno annunciati solo a ridosso dell’apertura degli ordini, mentre il tradizionale appuntamento “porte aperte” è fissato per il 19 ottobre.