Giunto nella zona di partenza sin dalle 7 del mattino per assistere al briefing, Sébastien Loeb si è dovuto armare di pazienza prima di scattare per la sua salita della 91esima Pikes Peak International Hill Climb e lanciarsi a sua volta sulle oltre 150 curve del tracciato: «Non avevamo nessuna indicazione precisa riguardo all’ora di partenza e intanto vedevo le nuvole accumularsi sulla vetta. Ero abbastanza preoccupato perché temevo larrivo della pioggia».
Verso le 11.30 la partenza liberatrice per poter affrontare le insidie di questa strada unica in condizioni di aderenza ottimali perché la pioggia, seguita dalla grandine, ha iniziato a cadere qualche minuto dopo il suo l’arrivo.
«Pensavo di poter segnare un tempo di 8’20, magari di 8’15, ma questo risultato è decisamente migliore», ha confessato il nove volte campione del mondo rally subito dopo aver tagliato il traguardo.
«Alla partenza ho avvertito una tensione davvero particolare perché questa salita rappresentava il culmine di otto mesi di lavoro per tutta l’equipe Peugeot Sport e i suoi partner».
Da ricordare però che quest’anno la Pikes Peak è diventata asfaltata, quindi difficile fare paragoni diretti.
Comunque, il successo di Sebastien Loeb si aggiunge alle vittorie ottenute in Colorado da Peugeot nel 1988, con Ari Vatanen, e nel 1989 con Robby Unser.
Redazione MOTORAGE
01/07/2013 – 16:56