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Vettel re del Nurburgring

  Dopo aver fatto buon viso a cattivo gioco quando sabato Hamilton gli ha soffiato la pole, Sebastian Vettel non sì è perso d’animo. Lo voleva a tutti i costi questo GP di Germania, la gara di casa davanti al suo pubblico, che mancava ancora nel suo palmarès. E se l’è portato a casa, al termine di 60 giri giocati sulla strategia. Si tratta del quarto successo della stagione per il campione della RBR, il 30° in carriera, a 26 anni compiuti 4 giorni fa, il 3 luglio. Sul podio con Vettel i due piloti della Lotus Kimi Raikkonen e Romain Grosjean.

 Al via, Vettel e Webber hanno passato Hamilton, staccando subito gli inseguitori, con l’australiano incollato al compagno di squadra fino alla prima sosta, il momento più drammatico della gara. A Webber è stato dato l’ok alla ripartenza prima che la posteriore destra fosse del tutto fissata, per cui la gomma è volata nella pitlane, colpendo un cameraman della FOM, trasportato all’ospedale di Coblenza. A fine gara i commissari hanno esaminato il fatto e inflitto alla RBR una multa di 30.000 euro per aver fatto ripartire la monoposto prima che tutte le ruote fossero assicurate. Da notare che, prima di colpire il cameraman, la ruota è passata davanti ai box di quattro team e, onestamente, a fronte del rischio, 30mila euro per un team di F1 sono un niente. Per la cronaca, a Paul Allen sono state riscontrati due costole rotte, trauma cranico e distorsione spalla sinistra.

 Scivolato nelle retrovie, Webber è poi risalito fino alla 7° posizione finale. Fattore determinante in questo GP il caldo, con le Mercedes che hanno registrato un degrado elevato delle gomme, mentre ha dato una marcia in più alle Lotus, con Raikkonen vicinissimo a Vettel nell’ultimo stint, a un solo secondo alla bandiera a scacchi. Ai piedi del podio, la Ferrari di Fernando Alonso, seguito dalla Mercedes di Hamilton, che proprio all’ultimo giro è riuscito a passare la McLaren di Button, con il compagno di squadra Perez 8°. A chiudere la top 10, Nico Rosberg nono dopo essere partito 11°, e la Sauber di Nico Hulkenberg.

 Dopo l’azzardo in qualifica, con la scelta di disputare il Q3 con le medie, il GP della Ferrari non è andato secondo i piani: le temperature elevate hanno infatti penalizzato le gomme medie, che non hanno dato le prestazioni attese, specie nel primo stint, per cui Alonso non è riuscito a restare in pista quanto avrebbe voluto, costruendo un vantaggio sui rivali partiti sulle soft. E gara finita al quarto giro per Felipe Massa, quando, per un bloccaggio delle ruote posteriori, si è girato. Rimasti fermo, è rimasta inserita la 5° marcia e il motore si è spento. Un fatto su cui la Ferrari non ha per ora rilasciato dichiarazioni e su cui sta indagando.

 Al termine del nono round, la RBR e Vettel allungano: nel Costruttori 250 punti, con la Mercedes a 183, la Ferrari a 180 e la Lotus a 157. Nel Mondiale Piloti, Vettel si conferma leader con 157 punti, seguito da Alonso a 123 e da Raikkonen a 116 (che si conferma nel suo record personale: con quello di oggi, 26 GP consecutivi a punti).

 Appuntamento tra tre settimane per il GP d’Ungheria, ultimo round prima della pausa estiva e giro di boa di un Campionato ancora tutto da scrivere, anche se i protagonisti principali sono ormai delineati…

Barbara Premoli

Redazione MOTORAGE
08/07/2013 – 13:04

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