Porsche Panamera S E-Hybrid
Il nuovo pepe con mix di “corrente”.
La grande particolarità della Panamera S E-Hybrid è che si tratta di un’auto che unisce il piacere di guida di una Porsche da 416 CV con una superiore flessibilità di mobilità; si può procedere sulle autobahn tedesche a velocità di crociera superiori ai 250 all’ora (la massima è di 270 orari) o entrare nelle zone a traffico limitato, dove magari nemmeno una piccola utilitaria può circolare. Ma tutto ciò per la verità non è una grossa novità visto che Porsche, con la precedente generazione di Panamera S-Hybrid aveva già dato modo di far conoscere al mondo le potenzialità del suo sistema ibrido. Ora però a Stoccarda hanno fatto ancora un passo avanti.
Plug-in per passeggiare – Oltre alla “E” nel nome, la nuova S E-Hybrid sfrutta la tecnologia plug-in; ciò vuol dire che ora la berlinona tedesca si può attaccare alla spina per ricaricare il nuovo pacco batterie agli ioni di litio più efficiente e performante di quello precedente. Ma facciamo il punto visto che in tal caso, più che parlare delle doti dinamiche che ormai conosciamo bene, e che sono quelle di una berlina dal carattere sportivo, dobbiamo soffermarci sulle prestazioni del rinnovato sistema ibrido e precisamente sui dati di consumo promessi dalle nuove batterie.
Nella scheda tecnica, Porsche dichiara 36 chilometri di autonomia, il computer di bordo del nostro esemplare ne segna circa 30, mentre l’ingegnere Porsche che ci assiste nelle prime fasi di approccio alla vettura garantisce che con il “piede giusto” si può arrivare anche a percorrere 50 chilometri. Curioso.
Durante la nostra prova abbiamo macinato una novantina di chilometri, forse pochi in assoluto ma sufficienti a farci capire il vero dato relativo all’autonomia del sistema elettrico. Per una più oggettiva valutazione la nostra prova si è svolta tra autostrada, città e, per finire, una sequenze di curve di una gustosissima strada collinare dove tra le altre cose, sono venute fuori tutte le grandi qualità dell’assetto, dello sterzo e dei freni della Panamera che a nostro modo di vedere non teme il confronto con sportive (e non berline!!!) di ben altra estrazione.
Ad ogni modo i dati del computer di bordo facevano segnare una media di 4,6 litri di benzina per 100 km. Un dato assolutamente straordinario, a patto di sfruttare opportunamente lelettricità contenuta nel pacco di batterie.
Il segreto di queste prestazioni sta nel nuovo sistema di propulsione ibrida del Gruppo Volkswagen che ha debuttato sulla Panamera e che in futuro (ma nemmeno troppo lontano) andrà a equipaggiare altri modelli del colosso tedesco di cui Porsche fa parte.
Ma quanti chilometri percorre in modalità E-Power (vale a dire la modalità totalmente elettrica)? Beh a sorpresa il conteggio finale segnava oltre 40 km. Anche questo (scusate la ripetizione), è un dato rilevante se pensiamo che la Panamera S E-Hybrid pesa circa 2 tonnellate e che durante la prova non abbiamo lesinato a usare condizionatore e impianto stereo oltre a tenere accesi i proiettori. Ciò significa che si possono gestire i trasferimenti quotidiani a breve raggio senza emettere un solo grammo di CO2. Certo un bel risparmio ma conviene sempre ricordare che la S E-Hybrid costa la bellezza di 113.718 euro, non pochi.
Passati i 40 km abbiamo esaurito le batterie, così a soli 3.000 metri di autonomia, il motore 3.0 V6 da 333 CV ha preso vita e la Panamera è tornata ad essere una “normale” Porsche a benzina.
Il Tiptronic a 8 rapporti (visto che c’è stato chi ha scritto che monta il PDK a 7 rapporti) rende la guida fluida e al tempo stesso vigorosa. Va detto che, sfruttando appieno le prestazioni, vale a dire i due motori in modalità Sport per una potenza totale di 416 CV, i consumi vanno un po a farsi benedire ma è pur sempre una Porsche. Oltretutto, come detto cè il supporto di un comparto telaio, assetto, sospensioni che favorisce una guida sportiva, condizionata positivamente dalla precisione dello sterzo e dalla stabilità alle alte velocità.
Generator – Rimane infine un ultimo programma selezionabile dal tunnel centrale: l’ “E-Charge” che trasforma il motore a benzina in un generatore in grado di ricaricare le batterie. In questa modalità abbiamo riscontrato consumi abbastanza alti ma c’era da aspettarselo.
La nuova Panamera S E-Hybrid impone quindi dei suoi standard alla concorrenza in fatto di prestazioni e soprattutto autonomia in modalità elettrica. Un risultato importante che la pone al vertice per lo squisito mix tra piacere di guida, grazie a doti telaistiche che non ti aspetteresti da una berlina, e cuore ibrido. Tecnologia ed heritage del marchio si fanno pagare però con lo scotto aggiuntivo che questa versione ibrida, così come è stato per la Cayenne, non sarà rivalutata su un mercato dell’usato che almeno per Porsche non favorisce le ibride, peccato.
Redazione MOTORAGE
31/07/2013 – 13:48