La F1 è un po’ lo specchio della vita reale, il paddock è un piccolo mondo e nel weekend ci si è ritrovati a Spa-Francorchamps, per l’11° round della stagione. Dopo le libere bagnate e le qualifiche pure, occhi puntati al cielo anche per il GP: molti ci speravano nella pioggia (Ferrari), altri volevano che i nuvoloni tenessero (RBR)… ed è andata bene a Sebastian Vettel e al suo team, perché nei 44 giri del GP del Belgio non è caduta neppure una goccia sui 7 km di uno dei tracciati più belli, emozionanti e storici del calendario. E così, il già leader della classifica, ha allungato sugli inseguitori, con una vittoria parsa una passeggiata, eccetto il brivido al primo giro quando, partito secondo, ha subito incalzato il poleman Lewis Hamilton, per poi passarlo di potenza sul rettilineo del Kemmel. Con il successo di ieri (il 5° della stagione), il tre volte campione porta a 31 i successi in carriera, uno in meno di Fernando Alonso, autore di una gara in rimonta che ha ricompensato lui e la Ferrari della delusione in qualifica. Persino il team aveva previsto che al mass
Sul terzo gradino del podio, Lewis Hamilton, in una giornata tutto sommato positiva visto che la Mercedes non era a suo agio sul tracciato belga e il piazzamento gli consente di restare aggrappato al Mondiale. Ai piedi del podio, l’altra Mercedes di Nico Rosberg, seguito dalla RBR di Mark Webber (partito malissimo – guarda caso – e poi in rimonta finché le gomme hanno tenuto) e dalla McLaren di Jenson Button, il lizza per il podio finché non ha dovuto cambiare strategia e passare alle due soste. Settimo, Felipe Massa che ha strappato la posizione alla Lotus di Grojean (su una sola sosta) nel giro 40. A chiudere la zona punti, la Force India di Sutil e la Toro Rosso di Ricciardo (ormai pilota RBR nel 2014, anche se la cosa non è ancora stata ufficializzata).
E chiudiamo con un sorriso: vogliamo parlare dell’improponibile tinta biondo platino sfoggiata da Vettel? Che però, a quanto pare, ha portato bene… Probabile che, prima di Monza, altri colleghi si rivolgano allo stesso parrucchiere! Bello l’abbraccio a fine gara tra Alonso e Vettel, forse il primo vero tra loro. Segno di maturità di entrambi e che Seb non solo vince, ma comincia a convincere, anche un collega ostico come Fernando. E che dire della risposta di Kimi all’ingegnere che gli diceva che c’erano problemi ai freni? “È un tuo problema, mica mio”. E chi può dargli torto? Lui guida la macchina, il resto sono cose che non lo riguardano. Non accadrà (forse), ma pensate cosa accadrebbe se nel 2014 dovesse tornare in Ferrari a fianco di Alonso…