Con il concept LF-NX, Lexus propone per la prima volta in trent’anni di storia un crossover. Tale modello ha dimensioni più compatte rispetto a quelle dell’RX, come dimostrano la lunghezza di 4.640 mm e il passo pari a 2.700 mm. “Stiamo valutando la possibilità di entrare in un nuovo segmento, al momento non coperto da Lexus”- dichiara Mark Templin, Executive Vice President Lexus International. “Il concept LF-NX- continua Templin- si propone come un veicolo dalle potenzialità eccezionali, dal design estremamente dinamico e caratterizzato dalla qualità e dall’avanzamento tecnologico che da sempre caratterizzano i modelli Lexus. L’aspetto audace di questo concept aiuterà a fornire alcune indicazioni sulle future evoluzioni della cifra stilistica “L-finesse” di Lexus, studiata per attirare una clientela nuova e più giovane”.
Il paradigma dell’originalità – Analizzando lo stile, la parte frontale dell’ LF-NX vede una decisa reinterpretazione della nuova griglia Lexus. Il rivestimento cromato e lo schema a maglie sono di generose dimensioni, mentre la griglia si estende fino alla parte inferiore del paraurti contribuendo ad accentuare la presenza su strada. Le estremità superiori della griglia stessa originano le linee marcate del cofano motore, amalgamandosi perfettamente con la parte inferiore cromata di chiara ispirazione off road. I ricercati gruppi ottici anteriori, vera e propria firma Lexus, dispongono di tre fari a LED a forma di diamante, mentre le luci diurne sono separate come avviene per la IS Hybrid. Dal canto loro i parafanghi anteriori e posteriori formano un gioco di linee concave e convesse, che si accompagnano alla zona di cintura con angoli pronunciati, ispirati anch’essi alla forma di un diamante. Posteriormente spiccano i fari con la classica forma a “L” delle Lexus, oltreché il paraurti ampio volutamente privo dei terminali di scarico. Completa l’opera l’esclusivo colore Brushed Metal Silver per la carrozzeria.
Guidatore al centro dell’attenzione – Gli interni richiamano il design esterno. L’abitacolo è, infatti, caratterizzato da linee molto pronunciate, oltreché da un layout incentrato intorno al pilota. La consolle centrale per parte sua si estende per l’intera lunghezza dell’abitacolo, dividendo conseguentemente i sedili posteriori. La sua struttura tridimensionale richiama, manco a dirlo, lo stile della griglia anteriore, mettendo in luce finiture in metallo spazzolato riguardanti cruscotto, volante, sedili e consolle superiore. Inoltre, la gran classe del modello viene sottolineata dalla tappezzeria in pelle Black & Sunrise Yellow, con cuciture a contrasto, al pari dell’illuminazione blu riguardante il pannello strumenti e il cambio.
Gioco a zone – L’intuitività di gestione del dispositivo di cambiata, della strumentazione e della Human Machine Interface (HMI) si allineano alla tradizione Lexus in tal senso. In particolare, l’abitacolo dell’LF-NX ha una plancia divisa idealmente in due parti, con una “Zona Display” superiore e una “Zona Comandi” inferiore; un layout progressivamente perfezionato negli anni con l’evolversi delle Lexus. Degno di nota pure il sistema Lexus Remote Touch Interface (RTI), che unisce un display Touch Tracer, un nuovo design del Touch Pad e un inedito bracciolo regolabile.
Motorizzazione ecologica – Tenendo fede all’ormai consolidata vocazione ibrida delle Lexus, il concept LF-NX è equipaggiato con una performante motorizzazione full hybrid. Essa è studiata per assicurare consumi ed emissioni di CO2 ai vertici della categoria. Più in dettaglio, il sistema abbina un motore a benzina 2.5 quattro cilindri (ciclo Atkinson ) a un potente propulsore elettrico. Quest’ultimo può funzionare singolarmente, oppure coadiuvare l’unità a benzina, assicurando in tal modo prestazioni comparabili con quelle dei migliori modelli convenzionali concorrenti. Il tutto, lo ricordiamo ancora una volta, all’insegna di consumi ed emissioni molto contenuti. In conclusione, a nostro personalissimo avviso ci sono buone probabilità che la Lexus LF-NX non rimanga allo stadio di prototipo. Il mercato dei crossover, infatti, è un’occasione troppo “ghiotta” per rinunciarvi.