MotoGP d’Aragona – Marquez ipoteca il mondiale
Dopo più di metà gara dietro al solito Lorenzo, lo spagnolo della Honda passa e scappa via. Ora la lotta per il mondiale si fa più difficile per gli inseguitori. Vale chiude terzo, ma non è soddisfatto
“Mi aspettavo di andare più forte e per come ero andato nel warm up pensavo di poter stare più vicino ai primi…”. Risentire la voce di Valentino subito a fine gara, privilegio riservato a chi sale sul podio, fa sempre piacere. Un po meno vederlo deluso, perché, terzo posto a parte, è stata ancora una gara in difesa. Nel frattempo là davanti, Lorenzo e Marquez, e per un po anche Pedrosa, si sono affrontati a viso aperto, facendo, come sempre, una gara a parte. Alla fine lha spuntata “el cabroncito”, dopo aver involontariamente “fatto fuori” il suo compagno di squadra, dalla gara e dalla lotta per il titolo. Ma vediamo comè andata.
La cronaca – Come sempre fulmineo al via, Lorenzo prende subito un bel margine di vantaggio, seguito da Marquez, Pedrosa e Valentino Rossi. Giro dopo giro, però, il distacco si assottiglia con le due Honda lanciate allinseguimento, mentre Valentino inizia a perdere terreno. La svolta a metà gara: Marquez finisce lungo prima di una curva e col gomito tocca la moto del compagno di squadra, mandandogli in tilt il sensore del traction control.
Risultato: Perdrosa viene disarcionato con un improvviso high side. A questo punto le posizioni si sgranano ulteriormente, anche perché la Honda numero 26 scivola in mezzo alla pista rallentando gli inseguitori; entrambe le coppie, comunque, Lorenzo-Marquez davanti e Valentino-Bautista dietro, continuano la bagarre. Alla fine vince Marquez, mentre Rossi la spunta sullaltro spagnolo, in parte disturbato dalla Honda di Bradl.
Le dichiarazioni – Ai microfoni è apparso tutto sommato soddisfatto Jorge Lorenzo, anche se il Mondiale, come ammette lui stesso, è ora molto più difficile da vincere: “Ho provato a spingere al massimo, ma quando ho visto che Marquez ha recuperato due secondi in pochi giri, ho capito che ci sarebbe stato poco da fare. Ho rallentato per prendere fiato, mettermi dietro e studiarlo. Ma quando Marc è passato, non cè stato verso di stargli dietro: era più veloce di me. Peccato perché ora il Mondiale diventa unimpresa quasi impossibile”. Il suo compagno di squadra, Valentino, ha imputato ancora una volta alle gomme la colpa del suo risultato, scaturito, alla fin fine, solo grazie alla caduta di Pedrosa. “Ho optato per la dura, Lorenzo e Marquez per la soffice. Sinceramente, ero convinto di aver preso la decisione giusta, invece, proprio quando pensavo mi potesse dare un vantaggio, mi ha penalizzato”. E poi ha aggiunto: “Mi sono ritrovato a lottare con Bautista e Bradl: nell’ultimo giro, in alcune curve, ho staccato anche 40-50 metri dopo per conquistare un terzo posto comunque importante, perché qui ad Aragon non ero mai andato bene”.
Una dichiarazione che, in parte, lascia lamaro in bocca. Nel senso che è chiaro che sdraiarsi non serve a nulla, ma ogni tanto, come ripetiamo da tempo, rischiare qualcosa fa parte del gioco. Sempre se ci tieni a essere tra i primi. E Valentino ci tiene. Almeno a parole…
André Rossi
30/09/2013 – 17:05