MotorAge New Generation

Nuovi motori Mini – A Oxford puntano sul tre

  Il prossimo 18 novembre debutterà la terza generazione della Mini, con un’anteprima mondiale presso lo stabilimento di Oxford e una festa a Londra nella stessa serata. A poco più di un mese da questo vernissage, la Casa inglese ha già diramato alcune caratteristiche tecniche, a cominciare dai motori, oltre ad alcune foto relative alla campagna pubblicitaria, dove la vettura s’intravede con a bordo l’ormai famoso Bulldog Spike.

La prima volta – La nuova Mini porta all’esordio una famiglia di motori a 3 cilindri, allineandosi con quanto propongono da tempo costruttori come Citroen, Ford, Peugeot, Renault e Toyota.

Tutti i nuovi propulsori firmati Mini hanno il basamento separato dal blocco cilindri, l’albero motore forgiato in acciaio e un albero di bilanciatura per abbattere le vibrazioni. Punta di diamante è il 1.5 a benzina TwinPower Turbo che vanta l’iniezione diretta in camera di scoppio, la sovralimentazione con turbocompressore e la variazione della fasatura valvole (anche in alzata), sia sul lato aspirazione che su quello di scarico. Il tutto vale la potenza massima di 136 CV, con un picco di coppia di 230 Nm in condizioni di overboost. Al top di gamma si colloca il propulsore 4 cilindri 2.0, sempre TwinPower Turbo a benzina, per 192 CV e 300 Nm (in overboost). Qui ci sono due alberi di equilibratura.

 Diesel forzuto – Per il gasolio ci vuole un 3 cilindri 1.5 turbo che genera 116 CV e 270 Nm di coppia massima. L’iniezione diretta Common-Rail opera ad una pressione massima di 2.000 bar, contribuendo a rendere celeri le risposte all’acceleratore e a contenere i consumi. Al riguardo, la Casa di Oxford preannuncia un buon 7% in meno di carburante, in media, rispetto all’attuale motorizzazione 1.6.

Go kart feeling – L’agilità e la tenuta di strada della Mini sono confermate anche sulla terza edizione. Il corpo vettura ribassato, la generosa gommatura e il peso contenuto contribuiscono a ottimizzare la guida, parimenti con il layout sospensivo. A tale riguardo vi è il McPherson anteriore con bracci in alluminio, nonché lo schema a tre leve e mezzo al retrotreno. Inoltre, per la prima volta nella storia del modello si possono avere gli ammortizzatori a regolazione elettrica.

 In sintesi, il pilota può scegliere (tramite un pulsante) tra una taratura confortevole e un’altra sportiva. Queste sono solamente alcune delle novità riguardanti la Mini terza generazione; il resto lo saprete il prossimo 18 novembre. “Restate sintonizzati”.

Gianmarco Barzan
08/10/2013 – 18:34

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