Tre i principali imputati – Di fronte a un incidente stradale ci sono l’uomo, il veicolo e l’infrastruttura. Nell’80% dei casi la causa è riconducibile alle persone e la sonnolenza è una delle concause più ricorrenti (22% dei sinistri). Di fronte a questa emergenza sociale, l’Unione Europea e la Società europea di ricerca sul sonno hanno organizzato il tour internazionale del “Wake Up Bus” per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui rischi legati alla sonnolenza alla guida, derivanti soprattutto da stili di vita errati e da disturbi del sonno che compromettono la capacità di attenzione al volante.
Partito il 3 ottobre da Oporto in Portogallo, il bus ha già toccato Lisbona, Madrid e Lione, arrivando a Milano in piazza Castello, dove sono stati distribuiti depliant e fornito assistenza informativa sul legame tra la sicurezza stradale e il corretto riposo. Wake Up Bus è partito poi da Corso Venezia alla volta di Lubiana, Zagabria, Vienna, Poznan, Berlino e Bruxelles, dove terminerà il suo viaggio il 15 ottobre per illustrare al Parlamento Europeo gli “highlights” della campagna e sollecitare una legislazione comunitaria condivisa sui temi della sicurezza stradale.
La tappa milanese del tour, unica in Italia, è stata organizzata dall’Associazione Italiana Medicina del Sonno con la collaborazione dell’Automobile Club d’Italia, di ACI Milano e del Comune di Milano. La campagna è stata presentata martedì 8 ottobre presso l’Automobile Club di Milano da Marta Goncalves (ideatrice e coordinatrice del progetto Wake Up Bus) e Sergio Garbarino (referente per l’Italia dell’iniziativa), insieme a Liborio Parrino (presidente AIMS) e Roberto Amici (coordinatore europeo di ESRS).
Durante la presentazione sono stati illustrati i risultati di un sondaggio condotto attraverso i siti Internet di ESRS, AIMS e ACI sulle problematiche inerenti la sonnolenza al volante. Dall’analisi dei 15.000 questionari pervenuti, emerge che 1 automobilista su 5 soffre di sonnolenza diurna e il 70% di quanti hanno dichiarato di essere stati coinvolti in un incidente stradale ha “confessato” di aver dormito poche ore prima del sinistro.
La probabilità di addormentarsi alla guida, inoltre, è maggiore se il conducente è affetto dalla sindrome delle apnee notturne (OSAS), che affligge oltre 2 milioni di italiani.