Nel difficilissimo anello Nordschleife dello storico circuito Nurburgring, l’Alfa Romeo 4C ha fermato i cronometri a 8’04” sul giro. Un tempo al vertice delle vetture con potenze inferiori a 250 CV, nonché allineato a quello delle auto sportive con “cavallerie” e prezzi ben superiori. Basti pensare, al proposito, che la compatta Alfa è stata un secondo più veloce rispetto alla BMW M3 V8 4.0 da 420 CV. Infine, al volante vi era Horst von Saurma, pilota, giornalista e gran conoscitore della pista tedesca.
Un banco di sperimentazione molto severo – Utilizzato dalle case automobilistiche di tutto il mondo come pista di prova, il Nordschleife è caratterizzato da una particolare conformazione che alterna curve lente a curve veloci, rettilinei a saliscendi. Come dire un ineguagliabile banco di sperimentazione. In sostanza “l’inferno verde”, questo il soprannome attribuito al Nurburgring, si è dimostrato il luogo ideale per saggiare le qualità prestazionali dell’Alfa Romeo 4C. Vettura che, nell’ambito del suo sviluppo, è stata collaudata nelle situazioni più diverse: dai -35° in Svezia ai +40° di Abu Dhabi, dai deserti dell’Arizona alle pendici dell’Etna. Senza dimenticare la pista di Balocco (VC), dove dal 1962 tutte le Alfa Romeo sono sviluppate, perfezionate e messe alla prova.
Le gomme giuste – Alla notevole prestazione dell’Alfa Romeo 4C al Nurburgring, hanno contribuito gli esclusivi pneumatici Pirelli P Zero Trofeo, la versione più sportiva della linea P Zero. E il record, in questo caso, è stato nei tempi di sviluppo degli pneumatici: meno di un anno di lavoro congiunto tra gli ingegneri della Bicocca e quelli dell’Alfa Romeo. A tale riguardo, come avvenne ai tempi dell’Alfa 159 di Fangio vittoriosa in F1, le due Case hanno sviluppato congiuntamente la soluzione migliore per assicurare aderenza al suolo e precisione di guida alla vettura. Più in dettaglio, sono nati così gli pneumatici P Zero marchiati “AR” con taglie differenziate secondo gli assi: 17” anteriormente e 18” posteriormente, oppure 18” davanti e 19” dietro. Trattasi di gomme che assicurano grip, prestazioni, sportività e precisione di guida. Doti che vengono enfatizzate dalla versione “AR Racing”, ottimale anche per l’utilizzo in pista oltre che su strada e proposta nelle misure 18” anteriore e 19” posteriore. Quanto all’esemplare di Alfa Romeo 4C oggetto del record, è facile ipotizzare che verrà esposto al Museo Storico Alfa di Arese. Magari proprio accanto alla 159 di Fangio, chissà.