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Mercedes-Benz SLS AMG GT FINAL EDITION

  Il gran finale

 Realizzata nelle configurazioni Coupé e Roadster, la Mercedes- Benz SLS AMG Final Edition celebra in grande stile l’uscita di scena della più affascinante tra le supercar nate sotto la Stella. L’ultima versione, infatti, viene lanciata contemporaneamente in questi giorni ai Saloni di Los Angeles e Tokyo e la commercializzazione avverrà a partire dal marzo 2014. Le unità previste sono 350, non una in più. 

Carbonio profuso a piene mani – Lo speciale design della SLS AMG GT Final Edition è caratterizzato da diversi componenti in fibra di carbonio. Tale materiale pregiato riguarda non solo il cofano motore, ma pure il kit aerodinamico composto da splitter frontale, estrattore d’aria e alettone posteriore. Tutto questo comporta un aumento della deportanza, a pieno beneficio sia della guida in circuito che della maneggevolezza sui percorsi quotidiani.
Trattando di pura estetica, difficile dire se sia più affascinante il Coupé con le portiere ad “ali di gabbiano”, oppure il Roadster. Certo è che le “Gullwing” sono semplicemente spettacolari, ma la loro assenza sulla versione convertibile è ampiamente ripagata dal piacere di viaggiare open air, accompagnati dalla “musica” inconfondibile del motore.

 Cuore straordinario – Trattando del propulsore, la SLS AMG GT Final Edition è equipaggiata dall’ormai celebre V8 6.3 collocato in posizione anteriore centrale. La potenza massima è di 591 CV a 6.800 giri/min., mentre il picco di coppia, raggiunto a 4.750 giri/min., si attesta a 650 Nm. Tra le innumerevoli qualità di tale motore, spicca la lubrificazione a carter secco che non solo permette il costante approvvigionamento d’olio anche nella guida al limite, ma contribuisce pure a ribassare il baricentro. Quanto alle prestazioni, sia il Coupé che il Roadster accelerano da 0 a 100 km/h in 3”7/10, da 0 a 200 km/h in 11”2/10 e raggiungono la velocità massima autolimitata di 320 km/h. Infine, il cambio è l’AMG SPEEDSHIFT DCT a sette marce, collocato in blocco al retrotreno secondo lo schema Transaxle. Questa trasmissione, di produzione Getrag, è molto soddisfacente nei programmi automatici, ma per contro l’azione non è mai stata velocissima nel setup manuale. Questione di regolazioni, evidentemente, poiché tale cambio equipaggia anche la Ferrari California, nota per i suoi passaggi di marcia “fotonici” mediante i paddle.

 Curve appassionanti – La disposizione anteriore centrale del motore, il cambio Transaxle, le sospensioni a doppi quadrilateri deformabili su entrambi gli assali e la trazione posteriore rendono la Mercedes-Benz SLS AMG molto efficace ed appagante in ogni curva. In particolare, stupisce la maneggevolezza se rapportata alle dimensioni importanti della vettura. L’handling, infatti, è tra i migliori nell’ambito delle supercar sportive, complice lo sterzo diretto e ricco di “informazioni” per il pilota. Tutti questi pregi vengono ulteriormente enfatizzati sulla GT Final Edition, grazie a regolazioni specifiche dell’assetto e all’adozione degli pneumatici Dunlop Sport Maxx Race. Gomme, queste, che misurano 265/35R19 anteriormente e 295/30R20 posteriormente e, soprattutto, garantiscono un grip eccezionale in pista. Da notare, infine, che l’ESP ha più livelli di regolazione, asseconda sempre la guida sportiva e può essere completamente escluso. In sintesi, della SLS AMG ci mancheranno soprattutto le portiere ad “ali di gabbiano” e lo straordinario propulsore V8 aspirato, figlio dell’antica scuola “non c’è nulla che sostituisca i centimetri cubi”. Hai voglia a ritrovare lo stesso sound e tutti quei giri/min. con un motore turbo.

Gianmarco Barzan
25/11/2013 – 13:34

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