Alfredo Cazzola, responsabile dell’organizzazione del Salone, ha dichiarato: “Nel panorama dei saloni internazionali dell’automobile entra Milano Auto Show con l’obiettivo di dare un’efficace e condivisa piattaforma al settore delle quattro ruote attraverso un concept fieristico innovativo, che sappia trarre grande valore da un territorio trend setter come l’area milanese. Quattro sono i grandi temi su cui si focalizzerà il Salone: Smart Energy, ovvero un’ampia fotografia dell’offerta dei sistemi di propulsione alternativa a basso impatto ambientale. Lifestyle, l’automobile e gli stili di vita emergenti. Il Design, tutte le nuove tendenze dello stile automobilistico. Infotainment, l’automobile come device a supporto dell’automobilista“.
Cazzola ha anche rappresentato il ruolo che caratterizzerà Milano Auto Show. “Pensiamo – ha spiegato – a un Salone che sappia indicare le nuove tendenze, che sia in grado di preparare il visitatore per tempo e accompagnarlo nella visita. Un Salone che svolga un ruolo determinante nella scelta d’acquisto, che è la motivazione prevalente del visitatore. Un Salone fortemente emozionale, che attrae, diverte e coinvolge attraverso una ricchissima offerta di iniziative live. Un Salone multimediale, che sappia offrire alle aziende espositrici un ampio ritorno di immagine. Milano Auto Show dovrà divenire un punto di arrivo per gli appassionati europei dell’automobile“.
“L’automobile – ha detto Enrico Pazzali – torna a Fiera Milano, che ospitò una mostra dedicata alle quattro ruote nell’epoca pionieristica dell’auto, dal 1920 al 1937. Questa è stata la prima ragione per cui la sfida che ci ha proposto Cazzola ci ha subito sedotti. Ce n’è poi una seconda, che condividiamo con Cazzola: l’ambizione di dare all’auto una piattaforma di sviluppo e rilancio dei consumi di livello internazionale, in grado di competere con i grandi saloni europei e di supportare un comparto che ha ancora molto da offrire: può contare su un formidabile patrimonio industriale e tecnologico, su una tradizione di design e gusto che il mondo ci invidia e – non dimentichiamolo – su un parco circolante di 37 milioni di veicoli. Faremo il Salone dell’auto a Milano forti di questa consapevolezza. E convinti che Milano garantisca le migliori condizioni “ambientali” per un successo: non solo per le caratteristiche qualitative e la notorietà internazionale del suo centro espositivo, ma anche perché la nostra città è una riconosciuta icona del bello e delle tendenze del gusto. Inoltre Milano è un laboratorio importante della mobilità urbana sostenibile. Le sue iniziative in questo senso le hanno consentito in soli due anni di migliorare nettamente la posizione occupata nella classifica delle città europee più congestionate e sono osservate con grande interesse dall’industria dell’auto. Sull’onda dei cambiamenti di abitudini e politiche urbane in atto il nostro Salone sarà l’ambito ideale per guardare in modo innovativo il futuro della mobilità in città. Da ultimo, il fatto che Milano Auto Show debutti pochi mesi primi di EXPO 2015, quando gli occhi del mondo saranno ormai tutti puntati su di noi, non può che essere una ragione in più per credere nell’evento. Forse mai come ora noi abbiamo bisogno di tornare a sognare e ritrovare fiducia nelle nostre capacità. Il rilancio dell’automobile fa parte di questo sogno, e il Salone milanese ne sarà il carburante”.
Tutto a posto? Non proprio, considerando che resta aperta la questione Motor Show, la cui edizione 2013 è stata annullata sul filo di lana, il mese scorso. E, soprattutto, resta da vedere cosa ne pensano i diretti interessati, ovvero le Case automobilistiche. Alla notizia, questa la dichiarazione di un portavoce Fiat: “Non crediamo esistano le condizioni per far nascere un nuovo Salone. Le difficoltà dei mercati hanno portato in questi ultimi anni alla chiusura di importanti sedi espositive in grandi città europee. Pensiamo che il Salone di Francoforte, che si alterna annualmente a quello di Parigi, e soprattutto il motorshow di Ginevra siano più che sufficienti per l’esigenza dei produttori, dei media e del pubblico”.
A quanto pare Cazzola e Fiera Milano la pensano diversamente: ma un Salone dell’Auto dovrebbe come minimo avere… le auto! E, se un Salone si propone di riportare l’Italia sulla scena internazionale dell’auto, dovrebbe almeno avere la certezza di poter contare sulla presenza del Gruppo Fiat… che, fino a prova contraria, è ancora italiano e ha ancora sede in Italia.